Cospa: “Abolire il parco velino Sirente e i soldi ai consorzi di bonifica”
Ofena – Il Cospa coltivaotri Abruzzo: “Abolire il parco velino Sirente e i soldi ai consorzi di bonifica
Si apprende dai Midia che sono state che sono state raccolte 55 mila firme per la riperimetrazione del parco regionale velino Sirente, a dire il vero non sono poche: ma quante di queste firme risiedono all’interno del parco? Forse nessuna, sono tutte adesioni prese attraverso internet di persone che non sanno dove si torvi questo parco regionale. È una lotta impari e senza senso, in quanto dovrebbero essere interpellati sindaci ed gli attori locali non facendo una raccolta di firma di persone che vivono in città e condizionano gli abitanti delle zone montane attraverso internet. Quando noi montanari veniamo in città ci becchiamo le multe per divieti di sosta perché non ci sono i parcheggi, ma gli uffici li avete al centro della città , vicino casa, quando potrebbero stare comodamente in questi territori spopolati, non abbiamo titolo a reclamare, ma contrariamente voi di città con le firme raccolte da dietro un pc ci volete imporre come vivere in campagna. Questo non è assolutamente giusto!! Se tanto vi piace la natura, lacciaste le vostre abitazioni che assomigliano alle gabbie dei conigli allevati in batteria trasferite i vostri uffici e venite tra le nostre montagne a vivere di ciò che vi offre la terra, animali permettendo. Cari ambientalisti da appartamento e leoni da tastiera, tra queste montagne ci sono rimaste poche persone, i negozi non ci sono e i raccolti vengono distrutti dai vostri beneamati animali e possiamo assicurare che se continua di questo passo molti comuni chiuderanno i battenti. Esistono comuni con 50 abitati la maggior parte anziani e gli altri un po’ più popolosi contano tanto quanto un palazzo di città . Vogliamo dire agli autori della raccolta firme che siamo anche noi siamo contrari alla riperimetrazione del parco velino Sirente, ma siamo favorevoli alla chiusura di questo ente che è il cancro dell’agricoltura e dell’ambiente. Un carrozzone che ciuccia finanziamenti regionali e con la riperimetrazione per spese gestionali non cambiano, i finanziamenti che poterebbero essere dirottati ai consorzi di bonifica che oggi stanno salassando i contadini abruzzesi. Si spera in un ripensamento da parte delle regioni ed avvii l’iter per l’abolizione di questo parco e la riperimetrazione dei parchi nazionali. Non è giusto che vengano messi dei vincoli sulle proprietà private, c’è tanto territorio demaniale che venga usato per i parchi nazionali.
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