Rossi: “Ofenesi come indiani d’America”


Ofena – Scrive Dino Rossi del Cospa: “Gli ofenesi come gli indiani d’America. Proprio così! Mancano solo le penne in testa e i segnali di fumo. Mentre gli indiani erano costretti a spostarsi a secondo delle stagioni e, o per la mancanza di selvaggina, gli ofenesi, invece, emigrano a secondo degli eventi calamitosi e delle ordinanze del Sindaco, a nostro parere, inadeguata a gestire lo stato di emergenza dovuto al terremoto. Infatti si nota che le persone alle quali il 20 aprile scorso gli era stato ordinato di fare rientro nelle loro abitazioni, dopo quattro giorni gli è stato nuovamente ordinato di rientrare nelle tende dietro certificato medico. Insomma i cittadini di Ofena sono stati sfollati per bene quattro volte: la prima risale all’ordinanze del giorno 11 aprile 2009, la seconda, il giorno di pasqua perché sono state spostate le tende, in quanto il campo era diventato un lago, la terza volta con un ordinanza del 20 aprile, la quale disponeva il rientro nelle abitazioni, “agibili secondo il Sindaco”, con la quarta del 24 aprile, invece, si ordina di nuovo il rientro nella tendopoli; gli ofenesi sperano sia l’ultima! Nell’ultima ordinanza si legge:Visto il certificato del dott. Massimo Michetti rilasciato al comune di Ofena che sottolinea lo stato di malattia e anzianità di alcuni soggetti residenti in Ofena,, suggerendo l’eventuale possibilità per gli stessi di poter passare la notte in compagnia. Ritenuto, inoltre, che nelle more dell’indispensabile avvio della fase di ricostruzione e ritorno alle normali condizioni di vita è imprescindibile assicurare ogni immediato sostegno.
Possiamo dire, che di sostegno i cittadini di ofena ne hanno avuto ben poco, anzi non ne hanno avuto, tanto che anche il medico sanitario, come il Sindaco è arrivato a distanza con ben 19 giorni di ritardo dall’evento calamitoso e poi, non si capisce come mai a queste persone gli venga permesso solo il pernottamento e non gli danno la possibilità di fruire della mensa, visto che nell’ordinanza viene comunque citato che le persone indicate sono malte e nel contempo avrebbero bisogno di sostegno. Un sostegno zoppo a nostro parare visto che la gente ha avuto e continuano ad avere altri disagi oltre che dal terremoto. Intanto il Sindaco pensa solo a rimediare i propri errori, magari con l’aiuto di altri, con stratagemmi e nel contempo non si è fatto scrupoli nel rimandare i cittadini con problemi fisici nelle loro abitazioni, addirittura inagibili, (e ne abbiamo le prove). Non ci voleva un certificato del dott. Michetti per mettere in evidenza lo stato delle persone anziane perché se ne accorgerebbe anche un cieco, si spera nel frattempo che qualcuno prenda seri provvedimenti in merito al comportamento di questi signori che giocano con la salute e i disagi delle persone”.


28 Aprile 2009

Categoria : Cronaca
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