“Morte Ferrari, dolore e sconforto” – Il sindaco: “Cordoglio della municipalità”


L’Aquila – Scrive Pierpaolo Petrucci, volontario VAS: “La morte di Gaetano Ferrari ha gettato tutti noi, giovani volontari Vas, nel dolore e nello sconforto. Presidente e fondatore dell’associazione volontari abruzzesi donatori sangue, ha fatto di questo impegno sociale una ragione di vita, dedicandovi un’intera esistenza. La medaglia al valore civile ricevuta dalla municipalità aquilana e i numerosi altri riconoscimenti rendono ragione dei suoi meriti e dello spessore di un’attività condotta per oltre 50 anni.
Quando ci si recava a donare il sangue Gaetano era lì, nella sua poltrona, sempre pronto a incoraggiare e a motivare tutti noi, sempre con il sorriso e con quell’ironia un po’ filosofica tipicamente aquilana.
Tuttavia era soprattutto con i giovani volontari che amava intrattenersi, per spiegare l’importanza del volontariato in un campo, come quello della donazione di sangue, difficile per la sua stessa natura. Eppure, diceva, bisogna vincere la paura perché questa scelta può fare la differenza tra la vita e la morte in mille emergenze, mille imprevisti in sala operatoria, mille casi di malattie in cui l’aiuto non può venire dalla medicina e dai farmaci, ma solo dalla generosità di altri esseri umani.
Insegnamenti di vita che tutti noi non dimenticheremo. Soprattutto, non dimenticheremo il suo esempio, continuando lungo il percorso che lui ha tracciato nell’arco di cinquant’anni e oltre di lavoro e di impegno, sempre pensando a chi soffre.
Ciao Gaetano, maestro di vita, sempre nel cuore di tutti noi, i ragazzi di ieri e quelli di oggi”.

IL SINDACO – Scrive il sindaco Massimo Cialente. “La scomparsa di Gaetano Ferrari, presidente del Vas (Associazione volontari abruzzesi donatori sangue), merita il cordoglio dell’intera municipalità aquilana. Ferrari, cui mi legavano una profonda amicizia personale e un sentimento di profonda stima, è stato, per oltre cinquant’anni, una figura di riferimento nel campo sociale.
In particolare, però, un punto di riferimento lo era per tutti coloro che hanno fatto della donazione un impegno morale.
È stato infatti proprio grazie a lui e al suo lavoro che la città dell’Aquila è balzata tra i primi posti in Italia per donazioni di sangue, raccogliendo oltre cinquemila volontari.
Per questa ragione, e per gli importanti risultati ottenuti nel suo campo, ha conseguito numerosissime medaglie, tra le quali oggi mi preme ricordare quella della municipalità aquilana al valore civile.
Memorabile, in particolare, il suo impegno in prima persona contro la talassemia, in Sardegna, che lo portò a condurre una campagna di sensibilizzazione a livello locale e nazionale, ottenendo medaglie e riconoscimenti nell’isola ma, soprattutto, la perenne riconoscenza di coloro che ha aiutato a guarire, tra cui moltissimi bambini, e dei loro cari.
Oggi la nostra comunità piange la perdita di un uomo che ha saputo costituire un esempio per i giovani e che ha costruito, nell’arco di una vita, una cultura del volontariato e della donazione di sangue. Proprio in questi valori sta il suo lascito più importante, affinché la sua generosità e l’impegno cui ha dedicato ogni giorno per oltre cinquant’anni continuino a indicare la strada e a segnare il percorso delle generazioni future”.


03 Aprile 2010

Categoria : Dai Lettori
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