“Ha vinto Del Corvo… e adesso?”


L’Aquila – Dall’avv. Paolo Vecchioli riceviamo: “La provincia è della destra e nonostante i desaparesidos politici aquilani eletti in regione( ma ce ne sono ???) e subito i conquistatori promettono un ruolo per L’Aquila quantomeno l’Assessorato alla Ricostruzione,così non possiamo rompere dopo che la città Federiciana non ha ottenuto nulla pur avendo votato Chiodi alla Regione .
Imperante il sen. Piccone da Celano io,che sono prevenuto e malfidato,penso : “Timeo Danaos et dona ferentes….”.
Infatti le performances culturali del senatore circa la fine del ruolo politico de’ L’Aquila Capoluogo di Regione,anche se rimangiate e rigurgitate ob torto collo, mi ……..imbarazzano.
I parvenus nella politica sopravvivono perché c’è carenza di leaders legati al territorio, al sociale,alla cultura ed alla Tradizione.
La scienza stessa insegna come l’eccessivo proliferare di una specie animale è determinata dalla mancanza dell’altra specie che ne determina il limite appunto naturale e la fine dell’equilibrio “naturale” produce,normalmente,devastanti conseguenze sull’ambiente e sul territorio.
In parole povere se la politica a L’Aquila non dipendesse dalle concessioni dei nuovi padroni dei voti e trovasse la forza per riequilibrare la spinta centrifuga del sen. Piccone da Celano come anche quella idem del sen. Di Stefano verso la costa L’Aquila sarebbe protagonista e centrale in Abruzzo a prescindere da ogni limite territoriale.
I due senatori di cui sopra almeno hanno in comune …….la statura fisica,mentre a L’aquila ne i destri ne i sinistri,riciclati ed ex tutto esprimono …….nulla .
L’Aquila dovrebbe essere rispettata nella sua dignità di Città Capoluogo oltre che di Provincia anche e soprattutto di Regione,Del Corvo pare l’abbia detto subito ed a scanso d’equivoci ma, forse,l’ha detto troppo presto e troppo subito.
Ma almeno adesso i politici Aquilani possono alzarvi in piedi per provare ancora a volare e smentire chi pensa che volare sia uno vuoto slogan.
I futuro è quello di pensare L’Università della Citta di Federico II con un ruolo centrale in Abruzzo da far progredire in simbiosi con l’Ospedale Regionale e le sue potenzialità scientifico/sperimentali da sposare ancora con il ruolo dell’ INFN per fare dell’Aquila il perno su cui far ruotare non solo la scienza ma anche la ricerca in Italia.
Uscire dall’emergenza già pensando che la Città non potrà mai essere altro che una sede privilegiata ed agognata per gli insediamenti delle sedi Universitarie con tutto quello che essa non solo culturalmente rappresenta.
La ricostruzione dell’Aquila libererà man mano i Map et similia che restituiti dagli sfollati diventeranno alloggi/foresterie per studenti,ricercatori,scienziati, per convegni,congressi,manifestazioni sportive e quant’altro delegato al territorio.
Non perdiamo l’occasione di pensare alla Città della Cultura e della Scienza, della Storia e della Tradizione,del Turismo vero e non del mordi e fuggi dei Mcdonald e della CocaCola .
Discuterne e parlarne mentre proviamo ad uscire dall’emergenza e cominciamo a ridisegnare La Città Del Sole può solo far bene” .


03 Aprile 2010

Categoria : Dai Lettori
del.icio.us    Facebook    Google Bookmark    Linkedin    Segnalo    Sphinn    Technorati    Wikio    Twitter    MySpace    Live    Stampa Articolo    Invia Articolo   




Non c'è ancora nessun commento.

Lascia un commento

Utente

Articoli Correlati