Personale sanitario ASl 1: intervento del consigliere regionale P. Pietrucci (PD)


L’Aquila – (F.C.). “E’ davvero sgradevole e imbarazzante lo stile del Direttore Generale della ASL 1 che ieri, senza intervenire né personalmente né attraverso un suo rappresentante all’incontro da me promosso in Regione, ha combinato un accordicchio con la FP UIL sul personale facendo addirittura annunciare da quel sindacato i prossimi insufficienti interventi sul personale sanitario” è quanto dichiara il consigliere regionale del Pd Pierpaolo Pietrucci. “Mentre tutti segnalano da mesi le carenze croniche e chiedono una svolta profonda nella gestione della Sanità soprattutto alla luce dell’emergenza Covid che ha rilanciato il primato del sistema pubblico. Mentre i sindacati chiedono da mesi incontri – che puntualmente non si realizzano – per costruire una piattaforma organica di rafforzamento del sistema sanitario nella provincia dell’Aquila e dell’Abruzzo interno. Mentre la Regione investe risorse poderose a Pescara spostando così il baricentro sanitario verso quell’unica area dove qualcuno vorrebbe realizzare l’unico Ospedale di secondo Livello d’Abruzzo. Mentre tutto tace e tutto langue, oggi esce la notizia di una riunione che annuncia la proroga dei precari e l’assunzione di nuovo personale. Proprio ieri mattina, nell’incontro in Consiglio regionale abbiamo raccolto e rilanciato l’allarme delle parti sociali, abbiamo denunciato ritardi e inefficienze, abbiamo annunciato la discussione sulla ASL 1 in Quinta Commissione, abbiamo condiviso il possibile stato d’agitazione del personale, abbiamo sollecitato la riunione del Comitato ristretto dei Sindaci. Evidentemente la nostra azione ha funzionato. Ma noi vogliamo andare fino in fondo. Non accontentarci dell’ennesimo annuncio fatto sulla stampa e fatto fare da terzi. E consideriamo vergognoso che si continui a giocare con la pelle dei lavoratori, rinnovando i contratti ogni 2/3 mesi con uno stillicidio che umilia le persone, danneggia il funzionamento dell’ospedale, peggiora il livello delle prestazioni a scapito dei pazienti e dei cittadini. Torno a ribadire che ora, subito, si deve ripartire con uno slancio nuovo: con investimenti sulla sanità pubblica che la pandemia ha dimostrato insostituibile; con politiche concrete di incremento del personale sanitario, assistenziale e amministrativo: mancano 6/700 lavoratori rispetto al Piano del Fabbisogno, moltissimi lavoratori sono precari, c’è un solo Dirigente amministrativo per un’Azienda di 4.000 persone e l’ultimo Concorso pubblico è stato bandito nel 1997; con una concertazione continua tra le parti sociali e le amministrazioni locali; con il rilancio della medicina territoriale e di base, per la prevenzione e per evitare prestazioni incongrue. Insomma – aggiunge Pietrucci – serve una vera strategia complessiva che affronti con coraggio queste sfide, senza trincerarsi dietro il disavanzo (ventennale) di 24 milioni di euro o minacciare lo spauracchio della Corte dei Conti.”


17 Giugno 2020

Categoria : Politica
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