Il mondo produttivo alla De Micheli sul corridoio adriatico


AGCI – CASARTIGIANI – CIA – CLAAI – CNA – CONFAPI – CONFARTIGIANATO – CONFCOMMERCIO – CONFCOOPERATIVE – CONFESERCENTI – CONFINDUSTRIA – LEGACOOP – CGIL – CISL – UIL – UGL ABRUZZO bussano alla porta del Ministro delle infrastruttur, Paola De Micheli:
“Sig. Ministro,
sulle tante ragioni della trasversalità Tirreno-Adriatico, con l’Europa che sta rinnovando la sua visione, e l’Italia che ritrova i suoi interessi strategici nel potenziamento delle infrastrutture, con particolare riguardo alle regioni del Mezzogiorno,
le sottoscritte associazioni d’impresa e sindacati dei lavoratori,
chiedono un incontro urgente per riflettere e concertare un percorso che porti al riconoscimento UE del corridoio trasversale e dia unitarietà agli interventi al fine di ridurre i tempi e garantire l’efficacia del risultato.
CONSIDERATO
• che il Ministro per il Sud Giuseppe Provenzano ha firmato l’istituzione della ZES Abruzzo, preliminare alla emanazione del DPCM;
• che l’istituzione di una ZES (regione in transizione) costituisce una grande opportunità per lo sviluppo regionale;
• che per un buon risultato del Piano di Sviluppo della ZES occorre disporre di una buona capacità di programmazione strategica;
• che l’indirizzo strategico della ZES Abruzzo, così come tracciato nel Piano di Sviluppo e apprezzato dallo stesso Ministro Provenzano, fa riferimento al “progetto trasversalità”
• che il “progetto trasversalità” è ampiamente condiviso da tutte le organizzazioni sindacali, le associazioni di categoria, i partiti politici e i governi delle due Regioni (Lazio e Abruzzo);
• che la trasversalità costituisce l’unica soluzione al problema dell’integrazione delle aree interne, marginali e duramente provate da terremoti e catastrofi naturali disastrose, come sostengono i tanti Sindaci di questi territori;
• che sulla trasversalità possono convergere risorse nazionali ed europee sulla coesione, fondi già disponibili, e ne sono in arrivo altre con il recovery plan, come ribadito dal Ministro Provenzano nelle dichiarazioni all’approvazione della ZES;
• che sulla trasversalità si è impegnato lo stesso Presidente del Consiglio, indicando tra le priorità negli investimenti sulle infrastrutture, l’alta velocità della ferrovia Roma Pescara per il trasporto passeggeri e la logistica delle merci;
• che sul riconoscimento europeo di un corridoio intermodale trasversale, Barcellona-Civitavecchia-Ortona-Ploce, come diramazione del Corridoio V° Mediterraneo da ricongiungere al ramo C, che dal porto di Ploce raggiunge Budapest e Kiev (corridoio trasversale intermodale-comodale, come alternativa al traffico “tutto strada” del Corridoio V°) si sono già espressi favorevolmente il Ministero mobilità e trasporti della Catalogna, l’Autorità Portuale di Barcellona, l’Autorità Portuale di Civitavecchia e l’Autorità Portuale di Ancona;
• che il corridoio trasversale collega Roma capitale (secondo mercato nazionale) al porto d’Abruzzo sull’Adriatico, alla penisola balcanica, all’est Europa e al Medio Oriente;
• che per rendere efficiente il corridoio Tirreno-Adriatico occorre valorizzare le infrastrutture esistenti (le Autostrade A24 – A25 – A14, la ferrovia Pescara Roma, la ferrovia Adriatica, Interporto di Avezzano, l’Interporto d’Abruzzo, l’Aeroporto di Pescara, l’Autoporto di Roseto, il Porto di Ortona) migliorandone le connessioni, il grado di sicurezza e il livello di efficienza;
• che il porto di Ortona, individuato anche come porto di interesse militare, può contribuire al reperimento di risorse europee aggiuntive a disposizione del “Meccanismo per Collegare l’Europa” (MCE), per il miglioramento infrastrutturale per la Mobilità Militare;
• che per la ferrovia Pescara Roma sono già disponibili finanziamenti per oltre 1,5 miliardi di euro e il porto di Ortona dispone di una dote di circa 60 milioni di euro di progetti cantierabili ma in serio ritardo nella realizzazione;
• che per sbloccare il completamento di infrastrutture logistiche che insistono sulla trasversalità, ritenute di grande valore strategico, occorre una governance autorevole e competente in grado di ridurre i tempi di realizzazione e dare sicurezza e certezze alle imprese che intendono investire nell’area della ZES.
Certi di una Sua attenzione a quanto da noi chiesto e in attesa di un Suo cortese riscontro”.


11 Giugno 2020

Categoria : Economia
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