“Una storia incredibile”
Riceviamo da Giulio Petrilli: “Qualche giorno fa mi hanno comunicato dall’ufficio contenziosi della presidenza del consiglio che hanno inoltrato la mia istanza per il risarcimento da ingiusta detenzione ( sei anni di carcere accusato di partecipazione a banda armata e poi assolto) anche al ministero dell’economia e delle finanze.
Ma mi hanno anche detto che se io non saldo il debito con l’agenzia delle entrate che e’ intorno ai 200.000 euro per una condanna della corte dei conti, mai potro’ accedere al risarcimento.
Condanna subita in quanto da presidente dell’Aret avevo stabilizzato quattro giovani precarie e ridotto l’indennita’ del direttore da 110.000 euro a 39.000.
Questo perche’ per i risarcimenti da ingiusta detenzione superiori a 5000 euro il ministero delle finanze verifica se il beneficiario non ha inadempienze “richiesta effettuata ai sensi del decreto ministeriale 18 gennaio 2008 n.40″.
La magistratura de L’ Aquila e anche la corte dei conti non hanno mai condannato nessuno per la corruzione post terremoto, ma in tutti questi anni solo un’eccezione di condanna per due persone , a me per “abuso d’ufficio” e al rettore del convitto nazionale per non aver evacuato lo stesso la notte del terremoto dove anche lui rimase a dormire insieme ai suoi figli.
Che vergogna.
Dichiarai che ad Aquila con i puntellamenti senza gare d’appalto, le demolizioni, le ricostruzioni, il giro della corruzione era grande.
Ma tutti, tutti assolti, in undici anni nessuna condanna.
Politici, imprenditori, dirigenti comunali tutti assolti.
Addirittura chi con accuse testimoniali di concussione neanche indagato e chi veniva indagato poi sistematicamente assolto.
Se le avessi avute io quelle accuse avrebbero gettato la chiave.
Per aver denunciato la corruzione e le inchieste insabbiate si sono accaniti contro di me.
La verita’ e’ questa.
Ora l’ultima scoperta:
hanno fatto in modo anche di impedirmi il risarcimento per ingiusta detenzione.
I procuratori capi che in quel periodo venivano ad Aquila poi sempre trasferiti nelle sedi a loro piu’ gradite.
Altri venivano promossi ai dipartimenti antimafia.
Promozioni per tutti.
Connessioni con la politica.
I potenti protetti e chi disturbava con denuncie contro la corruzione….distrutto.
Un giorno la verita’ verra’ fuori.
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