I Grilli: “L’Aquila piegata, non morta”
L’Aquila – Riceviamo: “Eccoci qua. Siamo i Grilli Aquilani. Terremotati. La nostra assenza nel meetup numero 208, sta per finire. Siamo tutti dislocati qua e là , ma ora qualcuno di noi ha recuperato il computer, in alcune tendopoli c’è il wireless, oppure possiamo spostarci ove c’è, oppure c’è qualche amico che ci dà la connessione. Vorremmo ringraziare tutti i meetuppari d’Italia che durante questi giorni si sono impossessati del nostro gruppo e hanno fatto della nostra pagina il punto di riferimento. I vari meetup si sono resi indispensabili ed hanno saputo coordinare le varie iniziative usando tutto il loro tempo a disposizione.
Grazie, di cuore, siete preziosi e gli Abruzzesi ve ne saranno grati, per sempre. L’Aquila è piegata, spezzata, umiliata ma non morta.
Quanto ci piacerebbe ancora batterci per il wireless in città ! Quanto ci piacerebbe ancora batterci per avere una efficiente raccolta dei rifiuti! Come ci piacerebbe andare ad annoiarci ai consigli comunali o manifestare contro gli inceneritori e poi fare un bel V-Day!!
L’Aquila è piegata, spezzata, umiliata ma non morta.
Cosa vogliamo ora? Ce ne sarebbero tante da dire ma una fra tutte è la nostra priorità : vogliamo essere partecipi della nostra ricostruzione.
Chiediamo ai Sindaci e ai nostri amministratori di aprire dei blog per la cittadinanza ove giornalmente si possa leggere cosa si sta decidendo delle nostre città e paesi. Cosa si farà , quando, con quali soldi, chi la farà . Vogliamo sapere chiaramente quali accordi si stanno prendendo per il nostro futuro, per le nostre attività , per le nostre industrie, la nostra Università , per i nostri commercianti, per i nostri centri storici, per il gas, per il nostro verde, per tutto. E lo vogliamo sapere in tempo reale, giorno per giorno, gli amministratori devono raccontarci delle riunioni con Bertolaso, con gli imprenditori, per le gare, per gli espropri, le priorità . Vogliamo sapere di ogni riunione di giunte e consigli, comunali provinciali regionali. Non vogliamo saperlo attraverso i giornali, vogliamo saperlo da voi, cari nostri dipendenti.
Occorre che si sappia dei palazzi abbattuti o da abbattere l’anno di costruzione, i direttori dei lavori, la ditta costruttrice, le delibere di agibilità , le approvazioni dei progetti. Vogliamo conoscere i curricula di chi si aggiudicherà la ricostruzione di ogni singola casa, luogo pubblico eccetera. Vogliamo che i nostri amministratori, dirigenti pubblici siano competenti in materia di prevenzione sismica, che studino e superino delle prove di esame a riguardo. Vogliamo conoscere la provenienza di ogni pietra, sacco di cemento, centimetro di acciaio. Vogliamo vedere le nostre scuole perfette, arredate persino con mobili ancorati a muri resistenti. Vogliamo parlare con chi ci sta offrendo abitazioni in legno, vogliamo scegliere la nostra casa! Non solo lo vogliamo, lo pretendiamo. In ultimo un elogio: ai Vigili del Fuoco, di tutta Italia. I nostri angeli custodi.
Sei terremotato quando ti rendi conto che gli altri non sono terremotati
Un terremotato è libero, ma non sa cosa fare
Un terremotato per entrare in casa deve essere accompagnato
Un terremotato fa un sacco di chilometri
Tocchi con mano di essere un terremotato quando quell’abitudine così radicata ora l’hai dimenticata
Sei terremotato quando tu e i tuoi amici siete sempre in TV
Sei terremotato quando usi le lavatrici comuni
Sei terremotato quando vai sempre sul sito dell’INGV
Un terremotato non ha mai la testa libera
Il terremotato è grato ai Vigili del Fuoco
Il terremotato non vive in casa e ogni luogo lo considera temporaneo
Sei terremotato se quando rientri in casa con i Vigili sei confuso e vorresti prendere tutto
Il terremotato a casa prende tutto, tranne quello che aveva messo nella lista delle prioritÃ
Sei terremotato se non vedi l’ora che ti venga consegnato il camper
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