Scuole, problema doppio
Nelle zone distrutte dal sisma praticamente non ci sono scuole, ma moltissime baracche chiamate musp. In 1 anni non è stato fatto nulla o quasi, e figuriamoci se faranno qualcosa adesso: tra giugno e settembre si dovrebbe arrivare alla sicurezza. Viene da ridere. O da iangere, se volete. Ma troppo spesso qui si dovrebbe piangere, conviene cercare di sopravvivere alla meglio. Siamo infatti già in un ritardo di insieme che è sterminato.
Sapete che il Colosseo fu costruito in 8 anni?
A settembre ci troveremo di fronte al problema scuole che sarà enorme, incancrenito da mancanza di idee, programmi, coordinamento, fondi, incapacità generale. E allora perché non optare fin da subito per lezioni a distanza almeno nelle classi superiori?
Sarebbe troppo logico e facile, quindi non se ne fa nulla.
Preferiamo non pensare ad una seconda ondata di eidemia. Meglio toccare ferro o altro, meglio la scaramanzia che provincia e comune…
PENSIERINO - E’ come quando guardi di notte un panorama con delle luci. Ogni tanto ne manca una, e le altre tremolano distanti una dalle altre. E’ mancata la luce Roberto Gervaso. Il panorama è sempre più buio, svanisce lentamente. Il buio avanza.
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