Cinghiali, incontro in Regione
Ofena – Da Dino Rossi – Capisquadra Cinghialai Abruzzo:
“Salviamo la braccata abruzzese. Coerentemente con quando concordato nel pomeriggio di giovedì 28 maggio, presso la sede della giunta regionale a L’Aquila, l’Assessore Emanuele Imprudente ha ricevuto una delegazione di cacciatori che rappresentano il neo e nutrito gruppo Capisquadra Cinghialai Abruzzo. Il nostro intendo è quello di sponsorizzare la braccata abruzzese, la quale si differenzia da quelle praticate in altre regioni tanto da inventare la girata con cani abilitati. La braccata abruzzese è da sempre in perfetta sintonia con l’ambiente e le specie protette, orgogliosi di riecheggiare nel nostro Abruzzo un importante attività di contenimento della specie cinghiale, mantenendo il giusto equilibrio tra tradizione e cinofilia, con la speranza che l’Ispra ne prenda atto favorevolmente della tipicità di questa nostra attività venatoria. L’incontro si è attestato subito molto interessante, grazie alla piena apertura dell’Assessore, disponibilissimo ad accogliere richieste e suggerimenti che i rappresentanti, delegati dagli iscritti a molte squadre e appartenenti ai vari ATC di tutta la regione Abruzzo, hanno a Lui sottoposto.
Punti essenziali trattati per valutare eventuali possibili variazioni al Piano Faunistico Venatorio 2019-20123:
- Praticare l’attività venatori dei 90 giorni previsti scegliendoli tra il periodo che va dal primo di ottobre alla fine di dicembre con la possibilità di recuperare le giornate perse nel mese di gennaio per eventi climatici (che verrà indicato nel regolamento annuale);
- Rafforzare la braccata abruzzese;
- Ridurre le zone non vocate;
- La possibilità di invito reciproco delle squadre nell’intera Regione;
- Rispettare e mantenere le zone assegnate;
- Iniziare la braccata un’ora prima dell’alba al fine di evitare evitare che i cinghiali rientro nelle aree protette per un risultato maggiore per la salvaguardia delle colture e l’incolumità pubblica
- Salvaguardare il più possibile le attività degli agricoltori arginando il numero degli animali selvatici, in primis gli ungulati, con abbattimenti anche in braccata classica.
L’Assessore al termine dell’incontro, durato più di due ore, ha assicurato ai presenti che valuterà attentamente le loro proposte nel pieno rispetto delle normative che è tenuto ad osservare è ha chiesto una strettissima e costante collaborazione tra gli interessati.
Chiaramente il gruppo di rappresentanza si è reso disponibile alla massima collaborazione tra gli Enti e le Associazioni coinvolte, ribadendo però convintamente che la caccia classica, nobilissima arte che viene tramandata da generazioni, sia il migliore modo per esercitare questa passione e per garantire il rispetto dell’ambiente. Altro ed importante tassello ribadito in occasione dell’incontro è quello dello strettissimo legame tra il cacciatore e il cane, come affermato da Saverio De Iuliis, ” è la simbiosi perfetta per poter praticare questa passione che si tramanda da generazioni in generazioni e fulcro dell’attività venatoria”.
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