Francavilla, omaggio a Michetti


Torniamo a Francavilla per scoprire un percorso poco noto di poesia, arte e cultura che racconta un prezioso scorcio di vita di artisti che qui hanno conosciuto nuova ispirazione e realizzato opere immortali in musica, letteratura e pittura.
Un “circolo” di personalità raccolte intorno alla figura affascinante e generosa di Francesco Paolo Michetti, pittore verista e attento osservatore della vita e del folklore autentico della sua terra natia.

L’artista: la sua vita, le sue opere
Nato a Tocco da Casauria il 4 agosto del 1851, Francesco Paolo Michetti studia al Reale Istituto di Belle Arti di Napoli dove, dal maestro Domenico Morelli, apprende la passione per lo studio della natura, di cui sono esempio mirabile le numerose opere dedicate ai paesaggi e ai costumi dell’Abruzzo, come per esempio “Pastorelle” del 1872.
In seguito, la conoscenza con l’artista spagnolo Mariano Fortuny lo conduce ad apprezzare l’uso del pastello e le influenze esotiche, come emerge in “Sposalizio in Abruzzo” del 1876 e “Corpus Domini” del 1877, quadri in cui dettagli del folklore abruzzese si confondono con elementi orientali.
Michetti inizia ad essere apprezzato anche fuori dai confini italiani e nel 1878 è presente nella sezione italiana dell’Esposizione Universale a Parigi, con l’opera “Primavera e amore”.
Di lì a poco, nel 1883 realizza la sua opera più nota, “Il voto” della Galleria Nazionale d’Arte Moderna di Roma: una tela monumentale, esempio di verismo, che raffigura dei penitenti che strisciano verso un busto del Redentore alla festa di San Pantaleone a Miglianico.
Con l’opera “La figlia di Iorio” presentata alla Biennale di Venezia del 1895, nasce la collaborazione e l’amicizia con lo scrittore Gabriele D’Annunzio e, nel 1900, Michetti realizza due tele di grandi dimensioni oggi ospitate nel Museo Michetti a Francavilla: “Le serpi” e “Gli storpi” che raccontano gli usi del mondo contadino abruzzese.
Lentamente il pittore si appassiona in modo particolare alla fotografia e sceglie una vita appartata, in compagnia solo degli amici più cari che di volta in volta sono ospiti della sua dimora nel Convento Michetti a Francavilla, luogo dove l’artista si spegne il 5 marzo del 1929, prima di poter assistere agli orrori di una nuova guerra mondiale che ferirà al cuore i luoghi più belli della sua amata Francavilla, a lungo celebrata come “perla dell’Adriatico”.

Il Convento Michetti, cenacolo di idee
Il Convento di Santa Maria del Gesù fu fondato dai Frati Minori dell’Osservanza nel 1430 e il suo campanile orientaleggiante è ancora oggi simbolo della cittadina adriatica e del famoso “cenacolo dannunziano”. Quello che infatti oggi è noto come il Convento Michetti, poiché divenne la dimora di quest’ultimo dal 1883 al 1929, è stato anche luogo di incontro e scambio di idee per molti artisti dell’epoca, amici del pittore: Gabriele D’Annunzio, Eduardo Scarfoglio, Matilde Serao, Costantino Barbella, Francesco Paolo Tosti e altri esponenti illustri di fine ‘800 e inizio ‘900.
Qui, lo stesso D’Annunzio ha composto alcune delle sue opere più importanti, quali Il Piacere, l’Innocente, il Trionfo della morte.

Il Museo Michetti
Il Museo Michetti è stato inaugurato nel 1998 all’interno dei locali dell’ex palazzo comunale. Qui sono custodite due opere eseguite nel 1900, grandi circa 4 metri per 10 e raffiguranti scene del mondo contadino abruzzese: “Le serpi” e “Gli storpi”.
La prima tela trae ispirazione da una gita con i suoi amici, tra cui D’Annunzio e Barbella a San Domenico Cocullo nel maggio del 1884 durante la festa delle serpi e ritrae persone in processione, in un ambiente agreste con sullo sfondo il colonnato di un tempio e grandi alberi. I colori poco brillanti della tempera sono perfetti per la caratterizzazione dei personaggi, in contrasto con i verdi più accesi degli elementi naturali.
La tela intitolata “Gli storpi” ritrae una realtà dimenticata e allontanata dalla cultura del suo tempo, ovvero la moltitudine di malati e questuanti che gravitavano intorno ai santuari.

Il premio Michetti
La prima edizione del premio Michetti si è svolta nell’estate del 1947 presso il Convento Michetti, al fine di premiare il lavoro di pittori locali e nazionali giudicati da una giuria di esperti, ma soprattutto e per promuovere l’immagine di Francavilla, gravemente ferita dalla furia della Seconda Guerra Mondiale. L’evento riuscì nel suo intento, richiamando l’attenzione di esponenti della cultura e dell’arte e suscitando l’interesse della stampa.
Oggi il premio Michetti si tiene tra luglio ed agosto ed ha come sua sede definitiva il Museo Michetti e si accompagna sempre ad altre manifestazioni culturali. Tutti i quadri premiati sono acquistati dalla Fondazione Premio Michetti che li inserisce nella vasta pinacoteca del museo.

MUMI – Museo Michetti
Piazza San Domenico
Francavilla (CH)
Tel 085 4917975

Maria Orlandi


02 Aprile 2010

Categoria : Turismo
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