Caramanico Terme: pronta la Società, ma la Regione latita


Caramanico Terme – (F.C.). “Da colloqui intercorsi con i responsabili, abbiamo appreso come la Società si sia attivata per tempo ai fini della riapertura dei battenti anticipando la propria azione in conformità alle normative vigenti in termini di prevenzione e controllo, attraverso l’adeguamento dei propri protocolli sanitari ed in linea con le disposizioni dettate dal Ministero della Salute e dalla Regione Abruzzo”. Così Mario Mazzocca, Presidente ReteAbruzzo, già Sindaco di Caramanico Terme e Assessore emerito della Regione Abruzzo, da sempre vicino alle questioni riguardanti il termalismo. “L’attività di prestazione delle cure termali, infatti è erogata in virtù ed in conformità di accreditamenti ottenuti e i contratti stipulati con la Regione stessa, e per le relative autorizzazioni sanitarie è sottoposta a controlli delle autorità competenti, che si aggiungono all’osservanza della normativa vigente per l’emergenza Covid-19. Sul fronte istituzionale purtroppo, si continua a registrare la latitanza della Giunta Regionale. Già nella stagione scorsa, il contratto per l’erogazione delle cure termali, dalla Regione di Marsilio ridotto da tre ad un anno, fu sottoscritto solo a novembre inoltrato (cioè a 40 giorni dalla sua scadenza!) e solo dopo l’invio di una diffida legale da parte della ‘Società delle Terme’; ad oggi, del contratto 2020, neanche l’ombra. Così come dobbiamo ancora registrare il nulla assoluto su tutte le altre opportunità avviate dal precedente esecutivo regionale, dall’impiego di 900mila euro di rifinanziamento della Legge Regionale sul Termalismo, alla attuazione della DGR n. 626/2017 con cui si assicurava l’ulteriore finanziamento di 1.000.000 di euro per le piscine termali, alla sperimentazione in materia di riabilitazione termale (a costo zero per la Regione), alla stasi del Tavolo di Crisi a suo tempo presso il Ministero dello Sviluppo Economico. Dei 2,5 milioni di euro lasciati in eredità dalla Giunta D’Alfonso-Lolli da investire sul sistema termale di Caramanico, di cui si è persa ogni traccia. Comunità locale, operatori termali e indotto – conclude Mazzocca – navigano ormai da troppo tempo senza alcun tipo di riferimento certo; ci auspichiamo che tutto ciò termini al più presto e che in Abruzzo tornino interesse e premure per il termalismo regionale, per Caramanico e i lavoratori e le aziende del territorio”.(fonte ANSA)


20 Maggio 2020

Categoria : Politica
del.icio.us    Facebook    Google Bookmark    Linkedin    Segnalo    Sphinn    Technorati    Wikio    Twitter    MySpace    Live    Stampa Articolo    Invia Articolo   




Non c'è ancora nessun commento.

Lascia un commento

Utente

Articoli Correlati

    Nessun articolo correlato.