52.257 le persone assistite, 2053 MAP – P.C.: tutti i numeri del terremoto un anno dopo


L’Aquila – Questo il quadro di oggi delle persone complessivamente assistite secondo la Struttura di emergenza.
Report su popolazione assistita al 1 Aprile 2010
Situazione Alloggiativa Area Totale persone
Strutture ricettive Provincia di L’Aquila 2.454
Provincia di Chieti 120
Provincia di Pescara 459
Provincia di Teramo 1.274
Fuori regione 73
Strutture di permanenza temporanea L’Aquila – Caserma GDF 620
L’Aquila – Caserma Campomizzi 145
Appartamenti privati nel circuito di assistenza Provincia di Chieti 57
Provincia di Pescara 146
Provincia di Teramo 640
Fuori regione 7
Affitti fondo immobiliare L’Aquila 306
Affitti concordati con DPC L’Aquila 1.945
Sistemazione autonoma L’Aquila 27.316
Progetto C.A.S.E. L’Aquila 14.642
MAP (moduli abitativi provvisori) 18 frazioni comune AQ 2.053
Totale persone assistite 52.257
In totale sono rilevate 4.380 persone in strutture ricettive, 765 in strutture di permanenza temporanea,
850 negli appartamenti privati nel circuito di assistenza, 306 in affitto fondo immobiliare,
1.945 in affitto con contratto concordato con DPC (comune AQ), 27.316 in sistemazione autonoma (comune AQ),
14.642 in alloggi del Progetto C.A.S.E. e 2053 nei MAP (20 frazioni comune AQ).

I NUMERI DEL SISMA – Terremoto un anno dopo, questi i numeri della ‘macchina’ di interventi e soccorso della Protezione civile: ha dato assistenza a 67.459 persone di cui 35.690 ospitate nelle tendopoli e 31.769 in case e hotel privati, fatto verifiche su 72.855 edifici pubblici e privati e consegnato 4.449 appartamenti del Piano case, dando in questo modo una sistemazione fissa a circa 15mila persone, con un impegno complessivo pari a 2.700.000 ore di lavoro. Sono alcuni dei risultati raggiunti dal Dipartimento della Protezione Civile a un anno dal terremoto che ha devastato L’Aquila e i comuni della provincia. Il 15 settembre 2009 il Piano Case e’ stato integrato con ulteriori edifici antisismici che dai 150 previsti ha portato il numero complessivo a 185 per un costo complessivo di 792 milioni di euro. Il terremoto si scatena alle 3.32 del 6 aprile 2009, alle 4.15 si riunisce l’Unita’ di Crisi della Protezione Civile e alle 4.40 viene convocato il Comitato Operativo. Nelle ore immediatamente successive al terremoto si attiva il sistema di protezione civile nazionale: operazioni di ricerca e soccorso; aree di accoglienza; posti negli alberghi; pasti per le persone sfollate. Un decreto del presidente del Consiglio dei Ministri dichiara lo stato di emergenza e nomina commissario delegato, fino a dicembre 2009, il capo della Protezione Civile. Il passaggio di consegne avverra’ a fine gennaio. Fino al 28 febbraio ha operato una struttura tecnica di missione per affiancare il Commissario delegato per la ricostruzione. A fine marzo, restano di competenza del Dipartimento alcune attivita’ residue relative alla realizzazione di alloggi provvisori. Nelle prime 48 ore vengono assistite dalla Protezione civile quasi 28mila persone, 17.772 sistemate nelle tendopoli e 10mila tra alberghi e case private. Il picco massimo tra aprile e maggio sfiora le 67.500 persone assistite. A due giorni dal terremoto la Protezione Civile aveva predisposto 30 aree di accoglienza che in corso d’opera sono diventate 171, per un totale di 5.957 tende, 107 cucine da campo e 47 presidi sanitari. Le tendopoli sono state tutte chiuse tra la fine di novembre e il 1 dicembre quando gli sfollati sono stati trasferiti in sistemazioni compatibili con l’inverno. Per questi interventi di emergenza la spesa e’ stata di 456,3 milioni di euro.


01 Aprile 2010

Categoria : Cronaca
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