Raccontino – Franca e il cagnolino
(GC) – Una trentina di anni fa lavoravamo al Tempo, redazione vertiginosa in un palazzone del centro, finestre su via Tre Marie a L’Aquila. La porta della redazione era sempre aperta, dalle 9 alle 22 o anche più tardi. Si entrava senza neppure bussare o suonare il campanello. Erano altri tempi e nessuno pensava a cose sgradevoli, anche se talvolta ne avvenivano. Gente che saliva a protestare per una notizia , politici che ostentavano arroganza e provavano a intimidire il giovane cronista. Cose così.
Un pomeriggio qualcuno suonò il campanello. Gli urlato da dentro di entrare, la porta era socchiusa. Non entrava chi aveva suonato, così andamo ad aprire il battente e ci trovammo di fronte Franca Valeri affannata e con un cagnolino impaurito in braccio.
L’attrice recitava in uno spettacolo al teatro aquilano e girava per la redazioni a presentarlo, a parlarne con i giornalisti. Solo che al Tempo aveva dovuto salire 92 gradini, e già non era più una ragazzina… La facemmo sedere e le offrimmo mezzo bicchiere di vino con dei biscottini non freschissimi, ma quelli c’erano. Un paio li gradì anche il cagnolino. Fa una deliziosa chiacchierata con una donna speciale, arguta e ironica, ma di composta eleganza . Oggi Franca sta compiendo 100 anni e continuiamo a vederla con piacere nei vecchi film.
Lei non ricorderà di certo quel pomeriggio a L’Aquila, per noi è un r ricordo incancellabile, e ci serve a rendere omaggio alla signora e all’attrice . Prima di tutto, signora.
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