Cospa: basta con arresti dominiciliari
Ofena – Dino Rossi del Cospa Abruzzo: “Fanno ridere le ordinanze della regione Abruzzo, in particolare la numero 37e la numero 57, al prima parla di manutenzione degli orti, un modo singolare per piantare i pomodori, infatti dopo qualche giorno è stata modificata, adesso quest’ultima prevede la raccolta dei funghi e la caccia di selezione nella provincia. Si da il caso che molti cacciatori si trovano ai confini delle province e magare hanno la zona diversa da dove risiedono.
È bene fare una premessa per schiarire un po’ le idee ai nostri politicanti: il virus non si raccoglie insieme ai funghi e tantomeno i cinghiali infettano i cacciatori!! Le passeggiate all’aria aperta è vietata, ma fare la fila davanti ai supermercati in fila indiana con persone che indossano la mascherina sotto il mento è tutto lecito. Forse non si è voluto capire che il vero pericolo sono gli ospedali, in quanto gli operatori del settore non hanno le protezioni adatte diventando veri e propri vettori del virus. Sono stati i medici e gli infermieri ad infettare la popolazione grazie alla malasanità . Infermieri e medici in trincea senza potersi difendere a volte ignari di quello che stava accadendo nella nostra nazione e nella nostra regione. Inutile dire tutti a casa, quando poi torna tuo marito o tua moglie infetto da cov19 perché sono sati a contatto con i pazienti malati! Gli infermieri con stipendi da fame e manager premiati per aver fatto quadrare il bilancio tagliando le spese, facendo a meno della strumentazione e delle protezioni necessarie. Le mascherine fino alla scorsa settimana venivano riutilizzate, ma se qualcuno portava delle mascherine non a norma veniva denunciato e quando hanno iniziato a distribuire quelle della protezione civile, le farmacie degli ospedali le distribuivano con il contagocce. Mentre tutto questo accade negli ospedali, al difuori accadeva di tutto! Le forze dell’ordine, i postini i corrieri gli operatori del settore alimentare, tutte queste persone hanno lavorato senza aver fatto un tampone. Torvo davvero strano tutto questo, perché le ASL per la prevenzione hanno salassato di multe le aziende che non avevano rispettato le norme di sicurezza! Come mai non sono intervenuti negli ospedali? Poi arriva la nostra categoria, quella agricola, per Giuseppe Conte noi possiamo anche morire, non siamo stati inseriti nemmeno del decreto del consiglio dei ministri e non si sa come mai dovevamo fare anche una autodichiarazione per lo spostamento, un’autodichiarazione scritta dal governo e non di proprio pugno. A noi agricoltori ci daranno 600 euro, se ci mettiamo in moto il trattore non lo possiamo usare per lavorare altrimenti finisce il gasolio. I nostri agnelli il nostro latte sotto pagati durante l’emergenza non sono sati nemmeno venduti. Costringano i cittadini a rimanere a casa semplicemente perché gli ospedali non posso affrontare l’emergenza e a sento vanno avanti con le donazioni. Basta gli arresti domiciliari!
Non c'è ancora nessun commento.