Fase due, per ora a spasso
La sola differenza che questa mattina si notava a L’Aquila con l’arrivo della fase due, era che in tanti se ne andavano a spasso o a corricchiare nelle strade di periferia. Sole, ma aria fresca. Nelle strade traffico, ma moderato. Mezzi pubblici semivuoti, ma è quasi sempre così, virus a parte. Gli aquilani amano il mezzo privato. Del resto, un vero trasporto pubblico urbano non esiste.
Naturalmente, nessuno rispettava le distanze pur sempre obbligatorie, e nessuno controllava nessuno. Posti di blocco pochi e senza domande per gli automobilisti. Dove va? Da mio fratello. Bene, vada.
In sostanza, ognuno andava dove voleva.
Un cugino vale più di un amico, che vale zero perché non puoi andarlo a trovare…
A questo punto, e attendendo con patema d’animo i primi dati sui contagi nei prossimi giorni, affidiamoci al senso civico della gente. In Italia è sempre stato scarso. Speriamo che cresca almeno quanto il virus. Che nel frattempo, contagia imperterrito.
PENSIERINO – Ci sono cugini che manco conosci e comunque sono antipatici e perniciosi. Amici, invece, che talvolta sono preziosi. Oppure affini insopportabili, e conoscenti gentili e disponibili. Vai a capire i criteri dei decreti governativi. Forse non li capisce neppure chi li scrive in pessimo italiano burocratichese.
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