Rientri e seconde cse, Abruzzo a rischio?
L’Aquila – Come si teme il presumibilmente massiccio rientro di migliaia di persone dal Nord verso il Sud, specie la Campania, e il rientro di migliaia di operai e tecnici nei cantieri dell’area aquilana, così nascono preoccupazioni anche per il possibile rientro in Abruzzo di emigrati residenti altrove, specie a Roma. Il movimento avverrà dalla notte tra il 3 e il 4 maggio.
L’Abruzzo, sia in montagna che al mare, è terra di seconde case. In alcune zone dell’Aquilano del nord, valle Aterno, moltissimi emigrati a Roma hanno la casa di faniglia o la seconda casa per le ferie.
Sulla costa, in ogni provincia, esistono migliaia di seconde case. Qui il rischio è minore perché le seconde case appartengono ad abruzzesi dell’interno, dove il contagio non è particolarmente accentuato.
Che si sappia dai sindaci non sono state emanate misure preventive o ordinanze di contenimento del contagio. Solo San Giovanni Teatino ha imposto l’uso delle mascherine da lunedì.
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