Dino Rossi al Prefetto e alla Regione
Al Prefetto di
L’Aquila
Alla regione Abruzzo
Ofena – Dino Rossi, Cospa Abruzzo: ” la polizia municipale possibile vettore del virus, i cittadini dei piccoli centri a casa.
Con la presente per segnalare alle SS/VV, che la polizia municipale dei piccoli centri ‘potrebbe essere senza volerlo e senza saperlo vettori del virus, in quanto una sola persona presta servizio a più comuni. Pur avendo la casa a Calascio, la pasqua l’ha trascorsa nel suo paese d’origine ad Avezzano dove ci sono molti casi positivi. Non è giusto che le persone di questi piccoli centri, fino ad oggi indenni, debbano essere segregati in casa senza poter uscire a coltivare l’orticello per dare un valore aggiunto alla misera pensione da coltivatore diretto e i piccoli artigiani alle 600 euro che ancora non arrivano. Un vero e proprio incubo in questi paesi di montagna, costretti a rispettare il CPM per colpa di chi non sa cosa sta facendo, si permette di portare il cane a spasso o di fare corse pomeridiane in mezzo alla gente, ma non si può coltivare i campi di proprietà senza diffondere il virus. Non è una cosa possibile che ci siano persone che arrivano in questi comuni da zone infette, in questo modo l’infezione non si ferma, anzi mette a rischio queste piccole realtà destinate a scomparire prima del tempo. Vogliamo i tamponi a chi entra in paese, forze dell’ordine compreso e vogliamo tornare a coltivare le nostre terre come abbiamo sempre fatto. Il contagio non avviene nei piccoli paesi ma nelle grandi città dove ci sono gli ospedali che sono veri e propri focolai di infezione, dovuto alla scarsa dotazione di protezione ai medici e agli infermieri. La movimentazione delle persone deve essere limata solamente per le consegne dei prodotti alimentari che seguono strettamente un protocollo di HCCPP al fine di limitare le probabilità di contagio e tutti dovrebbero fare un tampone periodico, aggiungo che non si può gestire l’infezione di questa portata con la protezione civile, ma con virologi che usano metodi dei veterinari istituendo stabili centraline di sorveglianza epidemiologica, altrimenti si ricadrà inevitabilmente nella ripresa dell’infezione!
Non c'è ancora nessun commento.