Raccontino – Lo scarabeo cervo


Tiepida e lunare notte d’estate, tanti anni fa. Di ritorno da un servizio giornalistico su un evento politico a Lanciano con Gaspari, la Nenna e tutto l’ambaradan dei vip politici di allora, ci fermiamo in campagna presso una casa colonica in costruzione, con luci e gente seduta di fronte. Facevano qualcosa. L’aria serena e piena di grilli e canti di uccelli notturni sollecita l’appetito. Incontro fortunato. Davanti alla casa cucinavano piazza e crostini alla salsiccia con peperoncino, allietati da vino sfuso che da quelle parti spesso è ottimo.
Pensato e fatto, eccoci attorno ad una tavola traballante coperta da una tovaglia non pulitissima. Pizze e crostini, una meraviglia. Dalla campagna già indorata dalle calure estive frentane, profumi di erba e spezie.
Accanto alla tavola c’era un muretto i costruzione. Sul muretto l’occhio attento vede qualcosa di muoversi lentamente. Curiosità. Tra i bitorzoli del cemento grezzo, procedeva solenne uno scarabeo cervo, lungo almeno 4 centimetri, Un animaletto rarissimo e diffuso, ma in Europa dell’Est. Cosa ci facesse nella campagna di Lanciano, non lo capimmo né lo capiamo oggi. Certo che lo facemmo entrare in un bicchiere ancora sporco di vino e lo portammo a vivere la sua vita nei prati vicini, prima che qualcuno lo schiacciasse come una blatta qualsiasi. Lo scarabeo cervo visse, supponiamo, ricordando il sapore e il profumo del vinello frentano.
Non abbiamo mai più visto uno scarabeo cervo. Remoto e irripetibile incontro, che riposa nella memoria.


08 Aprile 2020

Categoria : Rubrica
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