Niente traffico e niente caccia a macchiare il cielo
L’Aquila – Scrive Franco Taccia: “Pochissime auto e, dallo scoppio dell’epidemia, chiusa anche la palestra per esercitazioni di caccia a reazione, nessuno dira` mai se soltanto italiani, in cielo, sopra le nostre teste. E finalmente se uno alza lo sguardo puo` vedere quanto di piu` bello ci sia, un bel cielo azzurro senza quell’intreccio disgustoso di strisce, aloni e finte nuvole. Una vera e propria violenza che a L’Aquila e` andata via via peggiorando da subito dopo il terremoto. Nel frattempo si fa un’altra guerra, per salvare la gente, senza bombe e F 35.
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