Scuola: tutte le novità in un articolo di Repubblica. I dettagli
L’Aquila – (F.C.). In un articolo di Repubblica del 2 aprile scorso, firmato da Corrado Zunino, si illustrano tutte le novità che riguardano l’attuale anno scolastico, con una serie di ipotesi al vaglio del Ministero e contenute in una bozza, elementi che il giornale aveva già anticipato come possibili: “il Piano per la Maturità e la fine dell’anno scolastico è un decreto legge. Una bozza di decreto, e sarà approvata domenica prossima in Consiglio dei ministri. Come ha anticipato Repubblica, in via assolutamente eccezionale ‘e solo per l’anno scolastico 2019-2020′, tutti gli alunni e gli studenti italiani passano per decreto alla classe successiva, anche quelli con insufficienze registrate nel primo quadrimestre. Siano minime o siano gravi e su diverse materie. Non ci saranno bocciati né rimandati, in questa situazione eccezionale. Il decreto prevede recuperi degli apprendimenti a partire dal primo settembre 2020. Non recupero dei voti, il prossimo anno si ripartirà da zero. Un ripasso forzato di nozioni, e di programma, che i docenti via via valuteranno a partire, appunto, dalla prossima stagione scolastica. Le scuole italiane il primo giorno di settembre apriranno per tutti coloro che hanno avuto “debiti” nel primo quadrimestre. L’avvio dell’anno scolastico 2020-2021, anche per questo motivo, potrebbe slittare in avanti. C’è una data spartiacque, lunedì 18 maggio. Se gli studenti torneranno a scuola entro quella data, e potranno fare quattro settimane di lezioni frontali, l’esame di Stato per il diploma superiore sarà “assimilabile” a quelli conosciuti. Prima prova scritta il 17 giugno, tema di Italiano unico e nazionale: chi sceglierà le tracce dovrà tenersi lontano dalle questioni contemporanee, dal Dopoguerra in poi per capirci. Meglio Verga che Caproni, il Risorgimento piuttosto che il ’68. La seconda prova, quella doppia, non avrà carattere nazionale e dovrà essere gestita dalla commissione interna (sei membri, tutti docenti della classe interessata all’esame). Poi, a partire da fine giugno, l’orale. L’ipotesi più probabile, tuttavia, è quella che prevede che il 18 maggio non ci sia un “liberi tutti” da parte del Comitato tecnico scientifico per l’emergenza. In quel caso, con gli studenti di quinta costretti a casa, salteranno entrambi gli scritti: Italiano e doppia prova. La valutazione finale dei maturandi – resterà “seria”, ha sottolineato la ministra dell’Istruzione Lucia Azzolina – sarà affidata in maniera esclusiva a un unico esame orale. Sarà lungo, almeno un’ora, e prevederà esercitazioni sulle materie caratterizzanti (Greco e Latino al Classico, per comprendere). Il dibattito su quanto peserà il maxi orale è rimandato a dopo Pasqua, ma i tecnici del ministero dell’Istruzione suggeriscono 60 punti sui 100 totali. Il progetto estremo, da prendere in considerazione di fronte a una crisi epidemiologica ancora fuori controllo, è quello di far svolgere gli esami di Maturità online. La bozza del Dl Scuola dice: ‘Nell’ipotesi in cui le ragioni sanitarie’ indichino come ‘non si possano svolgere esami in presenza’, ecco, si può prevedere ‘la valutazione degli alunni, ivi compresi gli scrutini finali, anche in modalità telematiche’.Tra le novità che si leggono nella bozza, si rivedrà il decreto che premia i 100 e lode. Ci si avvia a un esame di Stato che avrà , insieme al “tutti diplomati”, meno volti alti e meno voti bassi. Un altro frutto dell’anno scolastico spezzato dalla pandemia. Per decreto viene cancellato il parere finale del Consiglio superiore d’istruzione (Cspi), che di fatto non si riuniva più. I due concorsi previsti per i docenti – ordinario e straordinario – vanno avanti e saranno banditi a breve: la ministra teme il caos precari del 15 settembre. I sindacati, ancora una volta non consultati, sono furiosi. Le Graduatorie d’istituto per i docenti precari restano congelate e si prevede una finestra d’inserimento che si chiuderà il prossimo 31 agosto. Le attività di verifica dei dirigenti tecnici sull’anno di prova dei docenti saltano riducendosi a un “parere consultivo”. Ieri ( mercoledì scorso, per chi legge ) Lucia Azzolina aveva aperto la videoconferenza con le forze di maggioranza negando la veridicità delle anticipazioni di Repubblica. Diversi deputati e senatori oggi, quando la ministra non ha autorizzato un secondo passaggio parlamentare, l’hanno chiamata per dirle: ‘Ci hai preso in giro, i tuoi atteggiamenti fanno male alla scuola’. L’approvazione del decreto sulla fine dell’anno scolastico, anche per questi motivi, è slittata da domani (oggi, venerdì 3) a domenica”.
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