Crolli: sei filoni di inchiesta, 30 indagati


L’Aquila – L’AGI ha così ricostruito, dopo un anno, l’iter delle inchiesta sul terremoto. Sono sei i filoni d’inchiesta definiti dalla Procura. Il Procuratore capo Alfredo Rossini, e il sostituto Fabio Picuti, hanno messo la lente di ingrandimento su oltre 200 edifici tra quelli pubblici e privati, dando la priorita’ in quelli in cui ci sono state vittime. Le persone finite sotto inchiesta sono complessivamente trenta. In particolare 11 gli imputati per il crollo della Casa dello studente in via XX Settembre, luogo simbolo della tragedia in cui morirono 9 studenti universitari. Su questo filone d’inchiesta e’ stata fissata l’udienza preliminare il 28 maggio. Altri due sono gli indagati per il filone d’inchiesta riguardante il crollo del “Convitto Nazionale”, su Corso Vittorio Emanuele II, nel “cuore” del centro storico della citta’, in cui morirono tre studenti. L’udienza preliminare per questo “caso” e’ stata fissata al 17 maggio. Altri sette imputati sono quelli che dovranno rispondere del crollo di una vasta ala della Facolta’ di Ingegneria dell’Aquila, a Roio, in cui non vi furono morti anche se il procuratore capo della Repubblica, Alfredo Rossini, ha in piu’ occasioni ribadito che se il terremoto fosse avvenuto in pieno giorno, nell’aula in cui si e’ verificato il crollo “ci sarebbero potuti essere fino a 2 mila morti”. Su questo filone d’inchiesta l’udienza preliminare e’ stata fissata al 4 giugno. Gli ultimi due filoni dell’inchiesta in ordine di tempo sui danni del 6 aprile riguardano il crollo di una palazzina in via Gabriele D´Annunzio (in cui ci furono 13 morti) e in via XX Settembre, al civico n 9 (di fronte la Casa dello Studente) dove persero la vita altre 9 persone.


31 Marzo 2010

Categoria : Cronaca
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