Consegna primi alloggi operatori sanitari


L’Aquila – Domani, martedì 24 marzo, alle 11, saranno consegnati all’Asl1 i primi sette alloggi del Progetto Case di Roio 1 che il Comune dell’Aquila ha messo a disposizione della stessa Azienda sanitaria per gli operatori dell’ospedale. Sarà presente anche il direttore generale dell’Asl, Roberto Testa Lo ha reso noto il sindaco Pierluigi Biondi.

Complessivamente, il Comune – tramite una disposizione dello stesso primo cittadino – ha concesso all’azienda sanitaria 24 appartamenti “e sarà la medesima Asl – ha sottolineato Biondi – a stabilire le assegnazioni al personale sanitario. Una precisazione necessaria poiché l’amministrazione comunale ha fornito all’Azienda sanitaria gli alloggi, ed è più che naturale che sia proprio l’Asl1 a individuare il personale cui affidare le chiavi. Gli altri 17 appartamenti saranno pronti a breve, in quanto i nostri tecnici sono a lavoro per renderli completamente fruibili in poco tempo. Con questa operazione, abbiamo convintamente dato seguito a una richiesta del direttore generale della nostra Asl e dell’Opi, l’ordine delle professioni infermieristiche, visto che medici e infermieri (a cui va sempre il nostro più profondo ringraziamento per i sacrifici e lo straordinario lavoro che stanno svolgendo qui come altrove) sono sottoposti, in questo periodo, a dei turni terribili e spesso hanno poco tempo per una pausa e per riprendere la loro attività. È indispensabile fornire loro un punto di appoggio, affinché evitino possibili lunghi spostamenti”.

Il sindaco Biondi ha poi sottolineato quanto riportato nei decreti emessi ieri dal Governo. “Da oggi è tassativamente vietato spostarsi dal Comune dove ci si trova in un altro Comune, salvo i casi accertati di lavoro, salute e assoluta urgenza – ha affermato nel corso degli aggiornamenti quotidiani andati in onda sulla pagina facebook del Comune – e proprio per questo la polizia municipale sta intensificando i controlli unitamente alle altre forze dell’ordine”.

Ribadito inoltre il divieto di uscire da casa se non per motivi di lavoro, salute e necessità. “Rimanere nelle proprie abitazioni e ridurre i contatti vuol dire arginare il contagio del coronavirus in modo determinante – ha osservato – per tale ragione, ad esempio, non occorre in questo momento andare agli uffici di via Roma perché è scaduta la carta d’identità o perché si hanno necessità di certificati. Nel primo caso, le carte d’identità in scadenza o scadute alla data di entrata in vigore del decreto Cura Italia, il 17 marzo, valgono fino al 31 agosto, espatrio a parte, mentre i certificati scaduti tra il 31 gennaio e il 15 aprile di quest’anno valgono fino alla fine di giugno. I professionisti che hanno necessità delle certificazioni, possono richiederle via pec. Allo stesso modo non ci si assembra ai supermercati; i generi alimentari non mancano e una sola persona per famiglia va a fare la spesa e magari non più di una volta a settimana. Inoltre, siamo in contatto con Poste Italiane perché coloro che domani andranno a ritirare la pensione agli uffici che saranno aperti, non disponendo del conto corrente di accredito automatico, dovranno farlo secondo le lettere corrispondenti all’iniziale del loro cognome e dovrà essere sempre rispettata la distanza di sicurezza di almeno un metro”.

“Va ricordato infine – ha concluso il sindaco Biondi – che attività ludiche e ricreative all’aperto e l’accesso a parchi, giardini e aree giochi sono proibiti. La battaglia contro il coronavirus può essere vinta solo grazie al nostro senso di responsabilità”.

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23 Marzo 2020

Categoria : Cronaca
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