La vergogna delle mascherine


L’Italia, polemiche politiche a parte, non potrà mai liberarsi di un marchio di infamia capace di farci perdere la faccia di fronte al mondo. La vergogna delle mascherine non ce la scrolleremo mai di dosso.
Le mascherine sono andate a ruba i primi giorni del contagio. Subito personaggi immondi hanno inventato il modo più sfacciato di fare soldi con la tragedia che incalzava. I morti crescevano, ma i pezzi delle mascherine molto di più. E nessuno alzava un dito. Tanto è vero che nessuno è finito in galera. solo qualche svogliata denuncia, molto tardiva. Intanto, i peggiori si arricchivano. Roba da fucilazione ssul campo.
Ora le mascherine sono scomparse. ma le istituzioni fanno sapere che ne hanno ordinate milioni qua e là. Dunque si poteva, ma nessuno lo ha fatto prima. Perché? Burocrazia, paludi ministeriali, o peggio, molto peggio? Se avessimo una politica coraggiosa e davvero decisa a farsi valere, lo spiegherebbero in Parlamento. Deputati e senatori di ogni colore strepiterebbero, si esigerebbe la verità su una porcheria senza limiti e anche senza precedenti.

PENSIERINO – Il contagio non arranca, ma sfreccia velocissimo e impressionante. E’ invece moltissima gente ad arrancare nell’accettare le regole e le limitazioni. Un abisso di cretineria autolesionista.



15 Marzo 2020

Gianfranco Colacito  -  Direttore InAbruzzo.com - giancolacito@yahoo.it

Categoria : Editoriale
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