P. Pietrucci e S. Palumbo: grossi timori sulla riorganizzazione ferroviaria. L’Aquila tagliata fuori
L’Aquila – (F.C.). “Un sindaco è tenuto a tutelare gli interessi della città , sempre e non a seconda dell’interlocutore politico che ha di fronte. La stessa cosa dicasi per gli Assessori regionali che dovrebbero avere una strategia complessiva di sviluppo delle infrastrutture strategiche. Il Sindaco e gli esponenti locali della Giunta Regionale, invece, non perdono occasione da un lato per attaccare strumentalmente il governo centrale su questioni irrilevanti, dall’altro per giustificare e assecondare sistematicamente la totale mancanza di attenzione del governo regionale nei confronti del capoluogo”. Questo quanto affermato dal consigliere regionale PD Pierpaolo Pietrucci, congiuntamente al capogruppo dei democratici in Consiglio regionale, Stefano Palumbo, ciò in riferimento a quanto espresso in una nota da Biondi e Liris, in merito al potenziamento della linea ferroviaria Roma-Pescara, mettendo in evidenza l’impegno in atto per elettrificare la tratta Terni-L’Aquila-Sulmona con lo scopo di migliorare il collegamento della città capoluogo con le altre città . “Il sindaco dell’Aquila e l’assessore alle aree interne, che evidentemente vivono su Marte, non si rendono conto del graduale isolamento a cui, nel loro assordante silenzio, la città sta sprofondando, dal taglio delle corse già adottato dalla società regionale TUA sulla tratta L’Aquila-Roma, al rischio di chiusura del Traforo del Gran Sasso e della Galleria di San Rocco paventato dal Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici”, continua la dichiarazione. “Per non parlare degli interventi sull’adeguamento del collegamento stradale tra L’Aquila e Pescara, finanziati con il Masterplan Abruzzo dal precedente governo PD, attualmente al palo”. Prosegue la dichiarazione: “Senza nulla togliere alle legittime aspettative degli altri territori regionali, e senza rispolverare sterili campanilismi – precisano i due esponenti – “quello che chiediamo a gran voce ai governi comunale, regionale e nazionale è che L’Aquila non resti fuori dalla programmazione degli interventi strategici infrastrutturali. Dall’ipotesi di un nuovo collegamento su ferro verso la Capitale passando per Passo Corese, alla realizzazione di un Hub intermodale all’altezza di Lunghezza, le soluzioni tecniche vagliate nel corso del tempo sono diverse; quello che adesso occorre è una voce corale e forte della politica per dare loro finalmente concretezza. Anche la nostra città ha il diritto di pretendere migliori, alternativi e più efficienti collegamenti con Roma, affinché le ingenti risorse destinate per ricostruirla diventino un investimento per l’intero Paese e non un’inutile spesa a favore di un territorio destinato altrimenti, in assenza della ben che minima strategia, all’isolamento e allo spopolamento”.
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