“La direzione musei abruzzesi torni a Chieti”


Cheti – Il comitato cittadino, fa sapere il capo Giampiero Perrotti, ha scritto al Ministro competente:

Gentile Ministro, il nostro Comitato, costituito da 80 tra associazioni culturali, club service e organizzazioni di categoria del territorio cittadino e provinciale di Chieti e che è stato capace di raccogliere in poco più di un mese oltre 8000 firme per ridare vita al progetto di una cittadella della cultura in un ex ospedale militare, Le scrive per segnalarLe una situazione a dir poco incresciosa che si è venuta a creare a danno del territorio teatino e di notevole parte di quello abruzzese a seguito della recente, prevista ridistribuzione degli uffici locali MIBACT.
Il provvedimento crea uno squilibrio pesante in favore dell’Aquila e in danno del resto della regione per quanto riguarda la presenza territoriale del Ministero in Abruzzo. Il riordino ha infatti previsto il ridimensionamento pesantemente del ruolo delle Soprintendenza regionale di Chieti, che ora non è più tale e ha competenze soltanto sulle province di Chieti e Pescara, mentre prevede che nella città aquilana siano presenti ben quattro direzioni. Oltre alla Sovrintendenza per il cratere, che diventa stabile, sono previsti infatti il Segretariato regionale dell’Abruzzo, il Museo nazionale autonomo MUNDA cui si aggiunge la sede staccata del MAXXI di Roma, e il Polo museale dell’Abruzzo che nel 2016 era stato, con un Suo provvedimento, assegnato alla città di Chieti (per poi essere tolto), città che ha sempre avuto un importante rapporto con il Ministero che Lei presiede, in quanto tradizionalmente vocata alla cultura.
Le chiediamo di rivalutare tale assetto in considerazione del fatto che il Polo avrebbe la sua logica collocazione a Chieti accanto alla Soprintendenza interprovinciale. I più importanti tra i musei e luoghi della cultura oggi afferenti al Polo museale sono infatti concentrati proprio a Chieti (Museo archeologico nazionale di Villa Frigerj; Museo archeologico nazionale e Anfiteatro La Civitella), nella sua provincia (Abbazia di San Giovanni in Venere, Fossacesia), nella vicina Pescara (Casa Museo di Gabriele d’Annunzio) e provincia (Abbazia di San Clemente a Casauria, Castiglione a Casauria; Chiesa di San Bartolomeo, Carpineto della Nora).
Tale proposto assetto sarebbe idoneo a salvaguardare sia la città dell’Aquila sia Chieti che storicamente è sempre stata sede museale e città della cultura. Peraltro oltre metà degli abruzzesi vive nell’area Chieti-Pescara.
Le chiediamo formalmente di voler restituire a Chieti il Polo museale dell’Abruzzo, con conseguenze positive per la regione tutta e per lo stesso MIBACT.
Con stima


04 Febbraio 2020

Categoria : Attualità
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