Bambino isolato, tutti scelgono di tacere
L’Aquila – Almeno fino alle 19,30 di stasera, il caso del bambino cinese ricoverato in stretto isolamento a L’Aquila non esiste. Ne parlano gli organi di informazione, non risultano pervenuti i risultati delle analisi dallo Spallanzani di Roma. Potrebbe essere un’influenza diciamo normale, ma non ne siamo sicuri. Ciò che stupisce e offende è il silenzio come scelta di comportamento da parte di chi avrebbe il dovere rigoroso di informare la popolazione: prima di tutto il sindaco, garante della salute pubblica, quindi la ASL e la sanità regionale.
In situazione delicate, le autorità dovrebbero essere presenti e possibilmente informare senza minimizzare o esagerare. Ma parliamo di altri luoghi, non dell’Abruzzo e tanto meno della sanità pubblica. Qui la gente deve fidarsi di ardimentose notizie ufficiose, e di frammenti di verità filtrati con il contagocce.
Nei silenzi caparbi c’entra forse il week end o qualche inceppo politico-burocratico? Speriamo non sia così.
Dei politici, il solo che si è fatto sentire è Pettinari, come riferiamo altrove.
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