CISL su straordinari dipendenti ASL


Pescara – La CISL FP: “Con la mensilità di gennaio 2020, alcuni lavoratori, si sono visti decurtare da parte della AUSL di Pescara, le ore di lavoro straordinario effettuate nell’anno 2014.

Ormai da anni, vista la carenza di personale, nonché per sopperire ad ulteriori assenze fisiologiche (malattia-ferie-permessi), in fase di predisposizione dei turni di lavoro, la AUSL di Pescara procede di “default” ad inserire ore aggiuntive rispetto al normale orario di lavoro per singolo dipendente.

Alcuni lavoratori, maggiormente quelli impiegati presso reparti di emergenza/urgenza, vista la carenza di personale cronica che da anni le OO.SS e la RSU denunciano in vano, se pur decidono di non voler monetizzare la prestazione aggiuntiva, sono impossibilitati per esigenze di servizio a recuperare le ore aggiuntive lavorate.

Dalla voce utilizza in busta paga per la decurtazione delle ore, la AUSL di Pescara ritiene che le stesse sono prescritte. Qualora il lavoratore, non vuole monetizzare le ore aggiuntive lavorate e per esigenze di servizio non può fruire del permesso compensativo, la prescrizione del diritto ad ottenere gli arretrati dello stipendio e quindi anche il permesso compensativo, è di cinque anni ed il termine di prescrizione inizia a decorrere dalla cessazione del rapporto di lavoro in quanto, una volta confluite nella banca ore, il totale complessivo si commistione. Pertanto i cinque anni si contano a partire dal momento in cui il rapporto di lavoro cessa.

Oltre a ciò, va rappresentato che la AUSL di Pescara non ha mai tenuto incontri fra le parti, finalizzati al monitoraggio dell’andamento della banca delle ore e all’assunzione di iniziative tese a favorirne l’utilizzazione, di cui al comma 5 dell’art. 40 del CCNL integrativo del 20.09.2001. Quindi, risulta ulteriormente impropria la decurtazione unilaterale delle ore aggiuntive lavorate e mai recuperate per esigenze di servizio.

Con apposita nota, la CISL FP ha chiesto al Direttore Generale f.f. della AUSL di Pescara Antonio Caponetti, di non procedere alla decurtazione delle suddette ore accantonate, evidenziando che per i dipendenti a cui la decurtazione riferita alla annualità 2014 è stata già effettuata, di ripristinare la situazione originaria.

Nella stessa nota, la CISL FP ha chiesto inoltre di trovare soluzioni aggiuntive, anche collettive, per l’utilizzo dei riposi accantonati e quindi di convocare con urgenza apposito incontro previsto dall’art. 40 del CCNL integrativo del 20.09.2001.


31 Gennaio 2020

Categoria : Attualità
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