Un viadotto può abbassarsi senza che nessuno se ne accorga?
Un grande viadotto come il Cerrano sulla A-14 può abbassarsi di sette centimetri in un baleno? Detto altrimenti, è possibile che un imponente manufatto come quello ormai sbarrato ai mezzi pesanti si abbassi, di diversi centimetri senza che nessuno se ne accorga e corra ai ripari? Questa corsa ai ripari c’è stata o comincia – dopo il clamore in tv – dopo l’intervento della magistratura? Tutti hanno sempre fatto ciò che dovevano fare?
La domanda è forse ingenua per i tecnici (ma dov’erano=), lo è molto meno per l’opinione pubblica e gli utenti martirizzati dell0autostrada trappola. Specialmente, oggi, tra Pescara Nord e Pineto. Un dislivello di diversi centimetri non è invisibile, non avviene senza conseguenze che agli occhi dei preposti alla vigilanza restino invisibili.
In momenti difficili come quello che il traffico e gli abitanti dei centri costiere stanno sopportando è inutile fare polemiche e accusare. Sarebbe invece molto utile spiegare cosa c’è dietro e da quanto tempo. Le strutture autostradali, come rivelò mesi fa solo la stampa, sono ammalorate di brutto, con ferri e armature allo scoperto e cemento esterno che viene giù a pezzi. Prova provata di una mancanza di manutenzione annosa. Ora si aggiunge la impressionante notizia dell’abbassamento del viadotto di sette centimetri. E’ esatto? E’ esagerato? La procura di Avellino – che conduce l’inchiesta anche sui viadotti abruzzesi – agisce sulla base di elementi in suo possesso sui quali nessuno dubita. Ne consegue che la situazione abruzzese della A-14 preoccupa e produce indicibili disagi, dei quali non si vede la fine. Almeno in tempi accettabili.
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