Raccontino – Rapagnà , i tir e gli imbecilli
I problemi sulla A-14 riportano alla mente Pio Rapagnà e la sua crociata per migliorare la vita nei centri adriatici. Rapagnò in poco tempo era diventato, anche grazie a chi scrive, un personaggio televisivo. Scomodo, combattivo, era un uomo limpido e un bravo politico. Forse per questo i partiti non lo volevano… Una sera mandammo in onda in diretta su TvUno, allora la tv di gran lunga più seguita a L’Aquila e non solo, un faccia a faccia tra Rapagnà e il pubblico di una grande sala, a Villa Letizia di Preturo.
La trasmissione fu a dir poco effervescente, dinamica, anche urlata, ma molto efficace. Tanto che, inj chiusura, entrarono nello studio alcuni giovani fascisti, intenzionati a interloquire con Rapagnà ma non solo a Piccoli fascistelli anche picchiatori all’occorrenza. Mandati8 chi sa da chi. Capita l’antifona, chiudemmo la diretta e chiedemmo a tutti di aiutarci ad allontanare i facinorosi. Ma c’era il rischio che aspettassero Rapagnà in strada o inseguissero la sua malferma Citroen Diane nel viaggio verso Roseto. Chiedemmo al politico se aveva paura. “Sono andato a scuola meno di loro, ma stupidi sono loro, mica io£ rispose.
Portammo al casello dell’autostrada Rapagnà con la nostra auto, mentre altri guidavano la sua fino al casello. Rapagnà si faceva coraggio, ma era preoccupato e pallido. Ma aveva ragione: i fascistelli seguirono a lungo la sua Citroen, senza accorgersi che lui non era a bordo. Saluti e strette di mano, e la promessa di Rapagnà : “La prossima volta vengo a L’Aquila ‘nche lu bus”.
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