Messaggio fine anno del sindaco
LìAquila – “Nel 2020 ci attendono sfide importanti: la difesa del lavoro e delle persone in difficoltà, le iniziative per sostenere L’Aquila come capitale italiana della Cultura”. E’ una nota dell’ufficio stampa del Comne, che così prosegue:
Un’attenzione sempre maggiore nei confronti delle famiglie in difficoltà, la difesa dell’occupazione, le azioni per sostenere la candidatura dell’Aquila come capitale italiana della Cultura, il raggiungimento di un traguardo prestigioso quale il riconoscimento Unesco per la Perdonanza celestiniana, le celebrazioni per il decennale del sisma 2009.
Questi alcuni dei passaggi del messaggio di fine anno del sindaco del capoluogo abruzzese, Pierluigi Biondi, con il quale ha rivolto gli auguri ai cittadini per un felice e sereno 2020.
Biondi – dobbiamo fortificare gli aspetti positivi che sono emersi nel corso del 2019. Dobbiamo concentrarci ancora di più sulle necessità delle famiglie in difficoltà, sulle vertenze occupazionali, come abbiamo fatto con i call center e con i lavoratori ex Intecs, e sulla candidatura dell’Aquila come capitale italiana della cultura per il 2021. Vogliamo dimostrare che in questa città è stato sperimentato un modello che può essere replicabile ovunque, un modello che infonde fiducia e che può essere utilizzato in qualsiasi parte d’Italia. Quell’Italia che tanto si è spesa per noi e alla quale ora chiediamo un ulteriore sforzo di 4 miliardi di euro per completare la ricostruzione post terremoto 2009”.
Biondi ha sottolineato che il 2019 è stato un anno importante per la città “innanzitutto – ha specificato – perché è stato caratterizzato dalle cerimonie per il decennale del sisma, che abbiamo interpretato non solo come momento di ricordo e di doveroso omaggio, ma anche per dare un senso ai sacrifici e alle sofferenze di cittadine e cittadini dell’Aquila e del cratere 2009, cercando di disegnare le prospettive del nostro territorio. E’ stata anche l’occasione per riaccendere i riflettori sulla città”. Tanti, ha detto il sindaco, gli avvenimenti che hanno consentito “la riscoperta e la riconquista del nostro centro storico”. “Altro obiettivo raggiunto – ha proseguito – l’avvio concreto della ricostruzione pubblica, in particolare delle scuole, dove sono stati varati progetti per 54 milioni di euro. La ricostruzione privata ha avuto un’accelerazione significativa, con un’attenzione particolare per le frazioni”.
Il Manifesto delle Aree interne, attraverso la sottoscrizione della Carta dell’Aquila, “ha ottenuto tanti consensi, anche trasversali, ed è un elemento fondamentale per il rilancio di quelle zone che finora erano state considerate sempre come marginali e che invece devono essere protagoniste nel nostro Paese”.
“Ma è stato soprattutto l’anno – ha detto ancora Biondi – del riconoscimento della Perdonanza Celestiniana come patrimonio immateriale dell’Unesco. Questi nostri luoghi e la Bolla del Perdono sono diventati definitivamente emblemi di valenza internazionale”.
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