” Bilancio approvato dalla sola maggioranza, passi indietro di 15 anni”
Chieti – Scrive il PD provinciale: “No all’incremento delle risorse per i danni da fauna selvatica. No al finanziamento per un milione di euro al trasporto pubblico per i pendolari e per gli studenti sotto un determinato Isee. No al rientro dei giovani dall’estero per un milione di euro all’anno. No ad ulteriori finanziamenti sulla viabilità e manutenzione dei comuni. Tanti no importanti per l’Abruzzo e per gli abruzzesi ma tanti sì invece a “leggi mancia” per singoli comuni e associazioni, elargiti senza criteri e per importi irrisori discriminando oltre 200 Comuni e molte associazioni e iniziative di grande valore.
Una legge bilancio, quella approvata dalla sola maggioranza in tarda notte, intrisa di irregolarità, inconsistenza e discriminazioni che ha buttato all’aria l’occasione di iniziare a raccogliere i frutti del risanamento finanziario della precedente Giunta regionale a guida centrosinistra e che avrebbe portato solo benefici agli abruzzesi.
I finanziamenti a pioggia di somme irrisorie e a favore solo di determinati comuni è il segno delle pressioni dei singoli consiglieri di centrodestra di accontentare l’uno a discapito dell’altro.
Un bilancio regionale inconsistente che porterà l’Abruzzo a fare passi indietro di oltre 15 anni.
Buono invece il lavoro degli esponenti del centrosinistra che grazie agli emendamenti presentati sono state finanziate leggi a favore dei comuni per interventi di urbanizzazione, viabilità e manutenzione delle infrastrutture attribuiti attraverso procedure trasparenti e non discriminatorie, finanziamenti per le famiglie che assistono i congiunti gravemente disabili, proseguimento dei contratti per i precari della giustizia, risorse a favore dei Centri di Ricerca del settore agricolo.
Fatti concreti, leggi importanti a dispetto delle leggi mancia del centrodestra.
L’aria è sì cambiata come ha detto il presidente Marsilio, ma l’aria che respira è un’aria distante dai cittadini per responsabilità del Presidente stesso e dell’arroganza della sua maggioranza di destra.
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