Popolare, promesse per dipendenti e clienti
Teramo – L’acquisizione nel 2014 della banca Tercas, la cassa di risparmio di Teramo, da parte della Popolare di Bari . , è una delle grandi operazioni finanziarie nella lente di ingrandimento dei commissari inviati da Banca d’Italia. Si trattò di un’iniziativa corretta, conveniente per la gestione pugliese, o di un’avventura rischiosa? Di certo, la Popolare di operazioni rischiose o sballate ha dovuto compierne parecchie, per finire sotto di un miliardo di euro (duemila miliardi di lire, per chi ha memoria corta) . Un miliardo che ora il governo si accinge a sborsare: pagano gli italiani, come altre volte accaduto.
Durante la gestione difettosa, diciamo, nessuno si è mai accorto di nulla, nessuno ha controllato nessuno, nessuno si è porto domande o ha avuto dubbi. Come al solito, quando la nave affonda tutti alzano la voce e gli italiani pagano il conto. La politica non si pone il vero problema: il controllo delle banche e del loro operato, spesso succube dei poteri politici e arraffano benefici e tornaconti.
La Popolare è importante nel Sud, e lo è in provincia di Teramo, dove conta decine di sportelli, molti dipendenti, molti clienti dei quali “custodisce” il denaro. Ora occorre salvare capra e cavoli, ed quello che il governo promette da ieri e deciderà – viene assicurato- nelle prossime ore. Lascia stupefatti il silenzio di istituzioni e politica abruzzese. Il week end è sacro, specie a Natale. O forse non sanno cosa dire. L’assenza dei soliti predicatori e banditori ci preoccupa, nel momento in cui la politica dovrebbe muoversi e fornire garanzie concrete. Come le banche danno i soldi e chi li ha, la politica parla sempre quando non c’è nulla da dire, e tace quando dovrebbe intervenire.
Non c'è ancora nessun commento.