Terremoti “parenti”, non fratelli
L’Aquila – La impressionante sequenza sismica in Toscana nelle ultime ore, il terremoto di Barete di due giorni fa e quelli forti dell0Albania sono parenti, anche se non fratelli. Lo ha spiegato un sismologo dell0INGV in tv, ricordando che le grandi placche tettoniche (in questo caso adriatica e africana) continuano a muoversi e a contrastarsi, generando grandi fenomeni in estese aree di territorio.
I terremoti adriatici e italiani, in questo scenario, sono originati dal risentimento della catena appenninica. Le faglie si attivano proprio a causa delle spinte delle placche, che provocano il noto distanziamento al culmine della catena appenninica, che cresce di alcuni millimetri l’anno. L’Appennino, per dirla semplice, si apre verso l’Adriatico lungo una spaccatura di centinaia di chilometri, grosso modo in direzione nord.sud.
Dopo l’ultimo forte sisma di tre anni fa in centro Italia, ad esempio, il monte Vettore si è spostato verso est di diversi centimetri. La placca africana spinge quella europea , lungo la penisola italiana, e il risultato – in migliaia di anni -è il movimento verso Est. Quindi terremoti che ci furono e ci saranno, tutti della medesima origine, anche se non collegati direttamente gli uni agli altri.
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