Lettere – Taccia, qualche considerazione

L’Aquila – Scrive Franco Taccia. “Gentile Direttore, due mie considerazioni Una sul trattamento, non solo quello economico, riservato ai Vigili del Fuoco e l’altra sul povero giovane, giunto qui, per fare poi il pastore, dalla Guinea (dove la gente neppure sa cosa siano freddo e neve) e morto intossicato per ripararsi dal freddo. Che la Meloni stia adesso cavalcando la tigre del “problema” Vigili del Fuoco potra` anche esser vero come pero` e` altrettanto vero che, visto che giustamente si rimarca come i precedenti governi non si siano adoperati in materia, quando la su citata faceva parte del governo guidato dall’ex presidente del Milan i Vigili del Fuoco erano ugualmente trascurati. E gia` che ci siamo diciamo pure che milioni di euro spesi ogni anno per dotare altre strutture… di mezzi ultramoderni, oltre che di equipaggiamenti da boutique, meglio sarebbero impiegati se spesi per i Vigili.
Dei quali, lo dico con profondo dispiacere, fa rabbia il solo vedere l’abbigliamento o conoscere il valore dei “buoni pasto”. Venendo infine al giovane che accudiva un gregge mi assale un moto di rabbia. Perche` lo stato italiano, nel quale alte cariche del medesimo non lesinano solidarieta` e sostegno anche a chi ha subito un affronto, poteva degnarsi di manifestare in maniera tangibile il cordoglio della nazione oltre a fornire un minimo di aiuto alla famiglia.