Movida supervigilata e tranquilla – Tanti dicono: “Non ci si poteva pensare prima?”
Pescara – In tanti si chiedono: perchè la vigilanza, consistente come la notte scorsa, non c’è stata anche prima? Forse, se fossero apparse come sono apparse stavolta, molte divise e agenti in assetto antisommossa pronti a farsi sentire dai recalcitranti, tanti episodi di violenza e di brutalità non si sarebbero avuti. In quasi tutti i casi i picchiatori, i violenti, i bulli, gli aggressivi, quelli che escono per dimostrare di essere dei duri (di comprendonio…), agiscono sicuri dell’impunità : nessuno li ferma, nessuno li contrasta, le divise sono lontane e ognuno spadroneggia come vuole. La notte scorsa è bastata la presenza in forze della polizia (compresi agenti dei reparti mobili), vigili, carabinieri, vigilantes e buttafuori, per tenere tutti più tranquilli. La movida ha avuto il suo palcoscenico, suggestivo a dire il vero, la sua allegria, il suo struscio e anche i suoi drink (e non solo). Ma tutti tranquilli: ad ogni angolo c’era un robusto poliziotto per nulla disponibile alla tolleranza. I locali hanno fatto affari, la gente si è divertita. E allora? Semjplice, bastava fare prima ciò che si è fatto solo dopo che un ragazzo di 23 anni è finito in coma. Sono i commercianti e i gestori a dire: “Più sono, meglio è”. Alludono alle forze dell’ordine. Peccato che a dirlo siano i cittadini, e non le autorità . Del resto, questo è anche il paese in cui si possono percorrere 400 km di autostrada senza vedere una pattuglia, oppure centinaia e centinaia di chilometri di strade normali, senza un controllo o un posto di blocco. Tolleranza? Ma no, semplicemente cattiva amministrazione e scarsa tutela dei cittadini. Nel centro storico devastato dell’Aquila avvengono decine e decine di furti, sciacalli all’opera ovunque. Vi dice niente? ( immagine di donibianco.com)
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