Carriole, si è spalato anche oggi – Lolli su intervento Digos e identificazioni


(ore 12,10) – L’Aquila – I “carriolisti” non hanno sospeso la loro azione nel giorno delle elezioni, come era stato loro chiesto. Durante la giornata del voto, infatti, sono vietate tutte le manifestazioni. Non è stato così. Il popolo si è presentato come sempre, sicuramente meno numeroso del solito, nei luoghi scelti per ripulire la città, dove la polizia ha fatto presente il divieto, ed ha poi identificato per opera della Digos diverse persone (inevitabili le conseguenze giudiziarie) e sequestrato le carriole e le pale. Ciò non è bastato a convincere nessuno: sono state trovate altre carriole e molta gente si è diretta verso piazza Nove Martiri, per completare l’opera iniziata nei giorni scorsi. Lavoro proficuo, molti detriti e rifiuti portati via. Che i divierti e gli avvertimenti di ieri non avrebbero sortito alcun effetto, dovevano immaginarlo anche le autorità, perchè il popolo delle carriole ha sempre ribadito la propria estraneità alla politica e alle ispirazioni di natura politica, sebbene dissimulata. Spalare oggi era una sorta di dimostrazione di indipendenza dalla politica. Così è stato.

LOLLI – Ha dichiarato oggi il parlamentare del DP Giovanni Lolli: ” I cittadini de L’Aquila non sono dei provocatori e la loro protesta e’ pacifica e assolutamente priva di qualsiasi connotazione politica, non capiamo quindi perche’ oggi la Digos, oltre a sequestrare pericolosissimi strumenti atti ad offendere quali carriole e secchielli, abbia anche provveduto ad identificare quanti non facevano altro che chiedere di poter riavere la propria citta’. Lo sostiene, in una nota, Giovanni Lolli, parlamentare del Pd. “Perche’ il ministro degli Interni e’ voluto ricorrere a misure di chiaro sapore intimidatorio? E’ una inaccettabile prova di forza che amareggia ed inquieta. La coda di paglia del governo nella gestione del dopo terremoto si fa sempre piu’ evidente. Si rassegnino tutti quelli a cui da noia la voce degli aquilani perche’ i cittadini continueranno a farla sentire. Non si tratta solo di proteste ma anche di proposte. Dopo i fatti di oggi presentero’ una interrogazione al ministro Maroni per evitare in futuro il ripetersi di simili spiacevolissimi episodi”.


28 Marzo 2010

Categoria : Cronaca
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