Agenzia sviluppo Ch-Pe: CdC Aq resta isolata
L’Aquila – Agostino Del Re direttore CNA . ““L’Agenzia regionale per lo sviluppo delle Camere di commercio abruzzesi andrà a Chieti- Pescara e verrà collocata nella vecchia sede della Camera di commercio teatina che si candida ufficialmente ad ospitarla. Per la nostra si tratta dell’ennesimo scippo, consumato nel silenzio più totale della Camera di commercio dell’Aquila, che resterà isolata nell’ambito di questa operazione”. A dichiararlo è il direttore della Cna della provincia dell’Aquila ed ex vice presidente dell’ente camerale aquilano, Agostino Del Re. “Poco attiene al fatto di credere o meno alla fusione delle Camere di commercio dell’Aquila e di Teramo”, afferma Del Re, “qui il discorso riguarda il futuro del sistema camerale, con i suoi aspetti di tutela e salvaguardia delle risorse del territorio. Rilevante e preoccupante la questione che attiene l’Agenzia dello sviluppo della Camera di commercio dell’Aquila e il Cresa, che dal primo gennaio 2020 saranno fuse. Come rilevante è il fatto che la Camera di commercio Chieti – Pescara abbia annunciato il possibile spostamento dell’Agenzia per lo sviluppo regionale nella sede di Chieti. Qualora tale operazione dovesse andare in porto”, evidenzia Del Re, “significherebbe privare la nostra provincia, che di problemi ne ha già molti, di possibilità di sviluppo avviandola verso una desertificazione economica e amministrativa. Mentre altri territori, vedi il caso Chieti- Pescara, rafforzano la loro posizione strategica con la fusione delle Camere di commercio, già avvenuta da tempo, e con la valorizzazione delle proprie eccellenze paventando il progetto della nascita dell’Agenzia per lo sviluppo regionale con sede a Chieti, la Camera di commercio dell’Aquila resta immobile e al palo”. La Cna sollecita una presa di posizione immediata: “Chiediamo”, afferma Del re, “ai vertici della Camera di commercio dell’Aquila di prendere una posizione decisa rispetto a quanto sta avvenendo e al possibile scippo dell’ennesima struttura regionale, a vantaggio di altri territori. L’Aquila ha già perso il Cresa, che è di riferimento e interesse regionale e che, dal prossimo anno, diventerà un ramo dell’Azienda speciale della Camera di commercio aquilana, con una declassazione a livello provinciale. La Camera di commercio si esprima in modo inequivocabile anche sulla partita della fusione, facendo chiarezza sul futuro economico dell’ente camerale, di un territorio esteso e difficile e di migliaia di aziende che vivono già una condizione precaria. Non ci possiamo permettere, per l’inefficienza o il silenzio di un ente”, conclude Del Re, “di perdere ancora pezzi importanti del comparto economico, che hanno svolto, in passato, un ruolo importante di promozione e di valorizzazione del territorio in un’area vesta, con riflessi regionali e nazionali”.
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