“Macerie, ora la colpa è degli enti locali?”
L’Aquila – Da Franco Taccia riceviamo: “E così finalmente sappiamo che se dopo un anno ci sono ancora milioni di tonnellate di macerie da eliminare la colpa è degli enti locali. E’ evidente che è una stupidaggine e che la Prestigiacomo, venuta a L’Aquila a fare l’ennesima comparsata “pro domo sua”, tra gridolini di ammirazione per l’ottimo lavoro svolto fin’ora (praticamente quasi tutto ad opera dei Vigili del Fuoco visto che di Militari se ne vedono ben pochi) ed una patetica allusione a quanto fatto dal popolo delle carriole (azione definita autogoal, senza forse sapere di cosa parla) poteva risparmiarsi il viaggio.
E’ stata ovviamente decantata la prontezza del Governo, che, a suo avviso non sarebbe competente in materia (su cosa è competente, a parte la censura ai programmi TV?) .
Qualcuno allora dovrebbe spiegarci quali poteri poteva esercitare e quali risorse, sopratutto economiche e strutturali, mettere in campo il Sindaco Cialente visto che dal giorno dopo il sisma la citta’ è stata posta sotto la giurisdizione pseudo militare della Protezione Civile, unico soggetto fornito, molto benfornito, forse anche troppo, di risorse economiche e legislative, visto che al suo capo Bertolaso basta “sparare” un’ordinanza per aver facolta’ di decidere su tutto, dall’esproprio del giardino a Pinco Pallino per fare una strada larga come gli Champs Elisees per il G8, all’ impedire l’accesso nelle tendopoli peggio che si fosse trattato di Guantanamo, controllando a vista gli assembramenti di piu’ di due persone e via discorrendo.
Intanto la ex Teges, anche se la Prestigiacomo era troppo presa dai suoi slogan autoreferenziali, tracima, oggi piu’ di ieri, ma la “ministra” parla fingendo di non saperlo. Ha parlato di due anni per portar via tutto, ma dove?
Aquilani, non facciamoci prendere in giro e sopratutto non diamo ascolto al coro di vecchie cariatidi che, non contente dei danni arrecati alla citta’ in passato, osano presentarsi ancora al nostro cospetto.
Il movimento delle carriole ha dato fastidio perche’ la gente ha cominciato a svegliarsi dal torpore e questo chi governa non lo tollera. Ora che, avendo speso tonnellate di soldi per il progetto case, la Protezione Civile pare essersi disimpegnata, era ora, l’imput è lasciate fare al governo, non rompete le scatole, non venite in centro, non pretendete di riconquistare ogni cm di suolo, continuate a guardare i vostri vicoli, le vostre piazze da dietro le gabbie, come le tigri allo zoo, solo che in gabbia ci siamo noi. E, sopratutto, non vi preoccupate se nessuno di noi assisterà alla rinascita della citta’ perche’ con questi ritmi, per quella data, saremo tutti morti. Dobbiamo essere pressanti perche’ non ci stanno regalando nulla, altro che avere pazienza”.
(Nella foto l’atroce spettacolo di via Roma due settimane dopo il 6 aprile 2009)
(Ndr) – Durante un Porta a Porta di un paio di mesi fa, ospiti il sindaco Cialente e Bertolaso, Bruno Vespa chiese chiaramente e sinteticamente al sindaco: “Avete bisogno del governo, della protezione civile, per le macerie? In tal caso, lo dica a Bertolaso”. E Bertolaso dichiarò: “Se ce lo chiedono, ci pensiamo noi alle macerie”. Questi sono fatti e parole. Purtroppo era l’una e mezza del mattino e pochi guardavano la tv. Noi sì. In quel momento si sarebbe potuto risolvere (sia pure in ritardo) il problema. Altrimenti siamo costretti a pensare che la rimozione delle macerie è cominciata tardi, dopo la rabbia dei “carriolisti”, e quando ormai era impossibile farne a meno. Se gli enti locali – ma diciamo il Comune per primo – non ce la facevano, dovevano dirlo molti mesi fa. E non perdere tempo tra rimpalli, rinvii, esitazioni, ritardi per i siti, contaddizioni, il solito modo di non risolvere nulla per non rompere le uova nel paniere a qualcuno. Volete sapere chi? Nessun problema: pensiamo per logica ai tanti che volevano fare affari con la rimozione, il trasporto e in conferimento. Sbagliamo? Speriamo di sbagliare.
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