Più Europa, Zes, ricostruzione e internazionalizzazione delle imprese
-Le priorità del neo presidente di Confindustria Abruzzo, Marco Fracassi
L’Aquila – Più dialogo con l’Europa, un rapporto costante e costruttivo con la Regione e le principali istituzioni che operano sul territorio, l’identificazione della Zona economica speciale (Zes), la ricostruzione post-sisma. E ancora, la valorizzazione delle filiere produttive dell’Abruzzo, l’internazionalizzazione delle imprese, il Digital innovation hub e il turismo come motore di sviluppo della regione. Sono alcuni dei temi cardine del programma di mandato del neo presidente regionale di Confindustria Abruzzo, Marco Fracassi, eletto ieri sera, all’unanimità, dalla giunta di Confindustria, che si è riunita all’Aquila. “Sul piano organizzativo interno”, ha dichiarato Fracassi, “proseguirò, insieme alla mia squadra di governo, nel processo di revisione e qualificazione di Confindustria, in una logica di efficientamento delle competenze e dei servizi. Nel merito, anche attraverso una rinnovata azione di implementazione del confronto con tutte le espressioni sociali e culturali regionali, agiremo per l’individuazione e la soluzione delle problematiche che impediscono, o ritardano, la crescita produttiva, gli investimenti e l’occupazione in Abruzzo”. Il presidente regionale di Confindustria ha sottolineato, inoltre, “l’importanza strategica di instaurare un rapporto di dialogo e collaborazione costante con la Regione e i referenti delle principali istituzioni presenti nel territorio”.
Tra gli argomenti inseriti nell’agenda della nuova presidenza di Confindustria Abruzzo, che verranno immediatamente affrontati, figurano l’identificazione della Zona economica speciale (Zes), le problematiche relative all’Agenzia regionale per le attività produttive (Arap) e quelle legate alla ricostruzione post sisma.
“Confindustria”, ha evidenziato Fracassi, “eserciterà un ruolo attivo e di stimolo alla realizzazione delle opere previste nel masterplan del corridoio Civitavecchia-Pescara-Ortona-Vasto nell’ambito delle Reti trans-europee di trasporto (Ten-T), passando per i vari hub intermedi, e alla velocizzazione della linea ferroviaria Roma-Avezzano-Sulmona-Pescara. Particolare attenzione sarà riservata al settore della sanità, al potenziamento del dialogo con gli uffici europei di Bruxelles, nell’ottica della valorizzazione delle filiere produttive dell’Abruzzo, dell’internazionalizzazione delle imprese e dell’attrattività degli investimenti, con particolare riferimento agli Investimenti diretti esteri (Ide), per affrontare la nuova sfida dell’economia circolare e della sostenibilità. Temi non secondari saranno Industria 4.0 e la digitalizzazione che rappresentano”, evidenzia Fracassi, “sfide di portata eccezionale per le imprese abruzzesi, in particolare per le piccole e medie imprese. In tale visione, diventa fondamentale il ruolo del Digital innovation hub abruzzese “Match 4.0”, che dovrà essere messo in grado di attivare e consolidare il network degli attori territoriali dell’innovazione e della ricerca e di assicurare alle imprese attività di supporto. Infine”, conclude il presidente di Confindustria Abruzzo, “l’impegno per il turismo montano, estivo, dei borghi, religioso e culturale, che rappresenta uno dei comparti produttivi intersettoriali strategici per l’economia regionale, le cui potenzialità, ad oggi, sono solo parzialmente espresse e per il riavvicinamento tra il mondo dell’istruzione e del lavoro”.
Fracassi è amministratore unico della Fama Plast, di Avezzano, vice presidente della Camera di commercio dell’Aquila e amministratore unico della società Unica Energia.
Il nuovo presidente di Confindustria Abruzzo, che ha iniziato la sua carriera come consigliere del gruppo Giovani imprenditori, vanta anche una notevole esperienza all’interno dell’associazione degli Industriali, avendo ricoperto importanti cariche in Confindustria L’Aquila Abruzzo Interno, di cui è past-president. L’impegno nel settore dell’energia lo ha visto promotore di diverse iniziative: è stato co-fondatore del Coordinamento consorzi dei consumatori di energia e ha contribuito alla nascita del più significativo gruppo d’acquisto di energia del Centro-sud, la Unica Energia, partecipata interamente da Confindustria L’Aquila, Unindustria Lazio e Assosistema.
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