Le bufale ricicciate


Come le patate, alcune delle storiche bufale della politica abruzzese ricicciano, come si diceva una volta. Rifioriscono. Parliamo di due bufale sulle quali la politica ha vissuto di rendita, prima di finire a pezzi, almeno in Abruzzo. Politica di centro sinistra del regime precedente l’attuale. Quali? La Grande Pescara, poi divenuto Nuova Pescara, e la legge per L’Aquila capoluogo.
La prima bufala si è infranta sull’esilità del disegno politico: Montesilvano e Spoltore non intendono l lasciarsi mangiare da Pescara, né oggi né domani. Politici accorti avrebbero dovuto capirlo, ma finsero il contrario o davvero non capirono.
La legge per L’Aquila non aveva copertura, e l’ultimo avvocaticchio avrebbe dovuto capirlo dall’inizio. Ora arriva la batosta dalla Consulta, , e la bufala appare maleodorante oltre che offensiva per gli aquilani. Ma dove sono i mandriani delle bufale? Dissolti, vaporizzati. Sperando che nessuno si ricordi delle loro fesserie.

PENSIERINO – Caridda aveva una luce negli occhi, piena di bontà e intelligenza. Ora se n’è andata. Chi sa dove è finita quella luce.



01 Novembre 2019

Gianfranco Colacito  -  Direttore InAbruzzo.com - giancolacito@yahoo.it

Categoria : Editoriale
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