La grande paura di tre anni fa
QUANDO LE MONTAGNE DI SPOSTARONO DI 40 CENTIMETRI -
Tre anni fa, a fine ottobre, il Centro Italia fu colpito da una scossa sismica di magnitudine locale 6,5, la maggiore tra la precedenti (agosto) e le successive nel gennaio dell’anno dopo. Un disastro enorme, ancora ben leggibile nelle rovine di Amatrice, di Norcia, di Visso , Campotosto e tanti altri centri distrutti o semidistrutti. Per gli abruzzesi, un tremendo “ricordino” del sisma del 2009.
In quell’ottobre 2016,tre anni fa, la paura fu grande e per tutti. Il momento parossistico del grande sisma Amatrice-Norcia-Visso la gente non lo aveva neppure immaginato,. nessuno aveva mai sentito un terremoto tanto forte, di ml 6,5. Neppure gli aquilani, che ebbero scosse valutate fino a 6,3 di magnitudine momento. La scossa profonda, lunga, interminabile, fu avvertita in tutta l’Italia centrale, forte fino a Roma. Fece impressione profonda sulla costa adriatica, intensa a netta fino a sud di Pescara e a Nord di Ancona. Il suolo sembrava percorso da una vera onda – e tale era in effetti – con vistosi innalzamenti p0ercepiti sotto i piedi da chi era in posizione verticale. Sensazione nettissima, ancora più accentuata di quella provata dagli aquilani nel 2009.
Molti erano davvero convinti che al mare un terremoto così fosse improbabile, quasi fiabesco, , invece arrivò e nessuno in Adriatico lo dimenticherà . Nelle zone colpite direttamente situazione drammatica, danni enormi, devastazione. Tutto ancora oggi ben noto.
I forti sismi di quel periodo e e specie quello di ml 6,5 hanno lasciato segni anche sulla faccia della Terra: una lunga a bianca faglia sul Monte Vettore, una ferita profonda, e lo spostamento del massiccio di ben 40 centimetri verso l’Adriatico. Un pezzo d’Italia che si !apre! grosso modo da Nord verso Sud, lungo la catena appenninica.
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