Vescovo Giovanni su papa e pedofilia


L’Aquila- (dal vescovo Giovanni, Arcidiocesi di L’Aquila)  Davanti agli attacchi ripetuti e chiaramente strumentali al Santo Padre Benedetto XVI non si può più restare in silenzio. Esprimere solidarietà è il minimo che si possa fare. Sorprende che questi attacchi relativi a casi di pedofilia si siano scatenati violentemente proprio quando il Papa  ha preso posizione chiara e netta con una condanna che, pur nella necessaria misericordia, ha chiesto interventi decisi. Cosa deve fare di più il Papa? Perché andare a fare polemiche su episodi di 30 anni fa, quasi facendo credere che egli sia stato complice? Quanta confusione e quanta cattiveria! Non merita tutto questo il Papa che si è sempre distinto e continua a distinguersi per la sua mitezza umana, ma anche per la sua fermezza in campo dottrinale. Forse proprio per questo è oggi oggetto di attacchi e polemiche, creando smarrimento e confusione tra la gente che non sempre ha strumenti adatti per capire la vera verità dei fatti.La Chiesa si sta assumendo le proprie responsabilità ma né si può far credere che tutti sacerdoti siano pedofili né tantomeno si può far credere che solo nella Chiesa ci siano casi di pedofilia!Certamente ci sono  e vanno seriamente affrontati per amore di giustizia e rispetto verso le vittime innocenti. Con ferma decisione. Ma il tentativo di far credere che la pedofilia esista solo nella Chiesa – secondo me -  è un danno enorme proprio per tutte quelle piccole e innocenti vittime dei pedofili che chi attacca la Chiesa vorrebbe far credere di tutelare.Infatti casi di pedofilia possono esserci nelle famiglie, tra i vicini di casa, nelle scuole ecc. E che dire, ad esempio, del turismo sessuale che porta adulti spregiudicati ad abusare di minori in paesi lontani?La pedofilia è una triste piaga che non si elimina certo solo con le denunce pur necessarie. Occorre promuovere una cultura ed una educazione che punti al rispetto dell’uomo e a una concezione della sessualità che non sia vissuta all’insegna della libertà sfrenata.Ci vuole uno sforzo di tutti per creare un clima sociale diverso, più umano sotto ogni profilo.E anche questa crisi può aiutarci a scoprire un diverso modo di vivere e di costruire la nostra società su quei valori che tutti invocano, ma che sembrano interpretati da ciascuno in maniera diversa.Senza Iddio – questa è per me la verità – è difficile capirsi e costruire un mondo a dimensione autenticamente umana. (Nella foto mons. Giovanni D’Ercole)


27 Marzo 2010

Categoria : Cronaca
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