L’Aquila, momenti di grande culturta
Nei giorni scorsi L’Aquila, da sempre vocata alla scienza molto più di quanto abbiamo capito i suoi reggitori, spesso inclini alle sagre e alle spaghettate di paese, ha vissuto in concomitanza due apici culturali: le presenza di Zichichi e kip Thorne. Il primo inventore della divulgazione scientifica in un paese restio alla lettura come il nostro, e ideatore del laboratorio del Gran Sasso, il secondo premio Nobel e oggi tra coloro che “parlano” con l’Universo tramite le onde gravitazionali.
Sono stati momenti importanti, colpi d’ala nella monotonia della polverosa cultura ufficiale, spesso affannosa e cupida di denaro senza risultati adeguati. Momenti belli, di cui essere orgogliosi, con vasta eco sui media qualificati anche fuori dall’Italia. Se è vero che di cultura si può rinascere anche dalle macerie, lo è di più quando si vola alto, si lascia la parola a cervelli illustri e argomenti ammalianti.
PENSIERINO – Leggevamo l’Universo tra mite luce e altre radiazioni elettromagnetiche che ci raggiungono dopo miliardi di anni. Oggi, dice Thorne, anche nelle increspature dello spaziotempo prodotte dai fremiti della gravità . Capiremo almeno di cosa è fatto l’Universo?
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