“Biondi usa il decennale a fini politici”
L’Aquila – Scrive Coalizione sociale: “Non ce li voglio a L’Aquila!” ha detto Biondi con piglio muscolare al raduno romano del suo partito, con l’obiettivo di accreditarsi sempre di più a livello nazionale per la propria carriera politica. Si riferiva, come noto, a Saviano e Zerocalcare, a cui va tutta la nostra complice stima e solidarietà, e alla loro presenza al (fu? futuro?) Festival degli Incontri.
La faccenda stavolta ha avuto notevole risalto, sia per la notorietà dei personaggi sia per la posta in gioco (700.000 €), ma il Sindaco non è affatto nuovo a ingerenze di questo tipo e all’utilizzo della cultura – e dei cospicui fondi di cui il Comune dispone – al fine unico di acquisire consenso personale e rafforzare relazioni utili alla propria scalata politica.
Sono mesi che denunciamo questi atteggiamenti: come catalogare, infatti, il “comunicato di elogio” di febbraio sottoscritto dai rappresentanti di alcune istituzioni e associazioni culturali se non come una pesantissima operazione di pressione da parte del Sindaco al momento della cacciata dell’ex assessora alla cultura?
Il risultato? Spazi chiusi, in attesa di manutenzione o di (ri)costruzione, un regolamento per il riconoscimento di contributi che avrebbe bisogno di una revisione e pure attuato con colpevole ritardo, e soprattutto la totale assenza di una strategia complessiva che favorisca le imprese culturali meritevoli e lo sviluppo sociale del territorio.
Da tempo denunciamo che l’impegno del Sindaco-Assessore alla Cultura è tutto concentrato ad utilizzare la succosa torta dei fondi Restart – 13,2 milioni di euro in 5 anni – a fare del centro storico solo un estemporaneo eventificio, palcoscenico della retorica della “città tornata a volare”, con buona pace di un territorio devastato in nome dell’emergenza post sisma e delle scuole mai ricostruite.
Abbiamo più volte chiesto che i fondi Restart, invece, siano impiegati soprattutto per favorire e implementare la solidità delle imprese culturali, attraverso servizi e risorse messi a disposizione degli operatori (spazi, strumenti, risorse umane, formazione, ecc.) per creare sinergie, economie di scala, opportunità.
La “politica dell’eventificio” ha visto l’apice nella gestione del bando del decennale con cui sono stati finanziati una serie di eventi grandi e piccoli, messi insieme senza un filo conduttore, ma utili a conseguire facile consenso e a distribuire prebende a piacimento. Si sarà senz’altro seguito un criterio di “pluralismo” e “bilanciamento” nella ripartizione di 416.000 € tra ANCE, piccole iniziative locali e una gara podistica organizzata da una società romana per 48.000 €: dal bilanciamento sono rimasti fuori, come noto, progetti strettamente attinenti al sisma e alla memoria, come SismAq (archivio multimediale del post-terremoto) e Dècade (spettacolo itinerante sul sisma, nel centro città), ma non l’iniziativa proposta da Magna Carta, la fondazione del senatore Quagliariello, eletto nelle fila del centrodestra nella circoscrizione Abruzzo, ospite d’onore pure alla Festa della montagna, a cui ha dato una “grande mano”, giusto mentre era di passaggio a L’Aquila per presentare con Toti un nuovo partito di centrodestra.
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