La stagione del Piccolo Teatro dello Scalo
Al via il 12 ottobre la nuova stagione teatrale che verrà inaugurata con la cerimonia di intitolazione del Teatro a “Nicola Sebastiani” -
Chieti – Inizierà il prossimo 12 ottobre la nuova Stagione Teatrale del “Piccolo Teatro dello Scalo”, realtà culturale vivace e impegnata di Chieti, che quest’anno festeggia la sua dodicesima programmazione. Per la “prima” di sabato è annunciata la cerimonia di intitolazione del Teatro a “Nicola Sebastiani”, generoso imprenditore teatino, scomparso di recente, che grazie alla donazione di alcuni locali all’associazione “Il Canovaccio” ha permesso la realizzazione e l’attività del Piccolo Teatro dello Scalo.
Questa mattina, il Sindaco di Chieti, Umberto Di Primio e il responsabile artistico del Teatro, Giancamillo Marrone, alla presenza della figlia di Sebastiani, Daniela, hanno illustrato il cartellone artistico alla Stampa.
E proprio Daniela Sebastiani ha voluto ricordare il legame del padre con il Piccolo Teatro dello Scalo “era il sogno di papà realizzare qualcosa in favore dei giovani, indirizzandoli all’arte, all’educazione del bello. Siamo felici delle attività di Giancamillo, di ciò che con grande passione coltiva: i locali concessi all’associazione sono il miglior investimento per il futuro dei nostri ragazzi”.
Un ricco cartellone artistico prenderà il via il prossimo fine settimana con due anteprime teatrali già andate in scena i giorni scorsi: “Pene d’amore perdute” di Shakespeare e “Le donne in Parlamento” di Aristofane.
19 spettacoli con 4 repliche, nuove produzioni del Piccolo Teatro dello Scalo, 14 pièce dei Teatri appartenenti al circuito dei piccoli spazi teatrali del Mediterraneo “Aderenze Teatrali”, sessioni di laboratori, letture sceniche di drammaturgie contemporanee andranno in scena nello spazio artistico di via Pescara alternando teatro antico, vaudeville, teatro classico, nuove scritture, teatro di memoria, teatro di impegno civile e sessioni di psicodramma con due esperte nazionali, Sabrina Iansante e Debora Tamanti, tra le novità assolute della provincia di Chieti e Pescara.
Ad impreziosire l’offerta culturale del Piccolo Teatro dello Scalo ci saranno i laboratori di teatro ragazzi e adulti, di canto lirico e moderno e di dizione a cura del M° Alessandro Pento, di Giancarlo Castorani e dello stesso Giancamillo Marrone.
Nel corso della conferenza stampa, il responsabile artistico Giancamillo Marrone ha voluto sottolineare il grande impegno profuso da “Il Canovaccio” nell’iniziazione dei più giovani al teatro: “sono tanti i giovani di Chieti e quelli dei paesi limitrofi che grazie al nostro spazio culturale e alla lungimiranza di Nicola Sebastiani si sono lasciati coinvolgere da questo mondo straordinario, avvicinandosi alla cultura. L’intitolazione di sabato è solo un piccolo gesto per rendere omaggio ad un uomo eccezionale che ha messo a disposizione dell’intera cittadinanza un bene proprio.
Tra le iniziative e i personaggi che vanno segnalati per questa nuova stagione – ha proseguito Giancamillo Marrone – desidero evidenziare la presenza dell’attore Francesco Montanari, protagonista di “Romanzo Criminale” e di altre note fiction televisive; le uniche date nazionali, il 22 e 23 febbraio, dello spettacolo “I Tre Moschettieri” di Dumas della Compagnia francese Aller – Retour Theatre Paris con adattamento e riduzione di Carlo Boso; la partecipazione della Compagnia del Piccolo Teatro dello Scalo al Festival Teatrale di Avignone con lo spettacolo “Merica Merica” e le sessioni di psicodramma con le psicologhe/psicoterapeute Sabrina Iansante e Debora Tamanti il 19 ottobre, il 16 novembre, l’8 febbraio e il 4 aprile”.
«Nicola Sebastiani era un galantuomo della nostra comunità – ha detto il Sindaco Di Primio – non posso che essere contento, dunque, che l’Associazione Il Canovaccio abbia deciso di intitolargli Il Piccolo Teatro dello Scalo, esempio vivo di chi produce cultura, di chi crede nei propri progetti e sogni. La passione di Giancamillo è esempio da seguire oltre che motivo di grande orgoglio per tutti; da solo o con pochi amici di palcoscenico è riuscito a costruire una realtà culturale che vive di luce propria, che riesce a programmare attività culturali con i soli incassi delle vendite dei biglietti e con zero sovvenzionamenti pubblici».
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