D’Alfonso al redde rationem


Pescara – Parte la stagione dei processi più attesi e più coinvolgenti per l’opinione pubblica non solo pescarese. Si comincia con l’ex sindaco Luciano D’Alfonso, che era anche uil segretario regionale del PD e uomo politico di spicco in Abruzzo. Molti opreconizzavano per lui una folgorante carriera fino ai vertici. Invece è andata diversamente. Prima udienza, questa mattina, davanti al tribunale collegiale di Pescara per Luciano D’Alfonso. L’ex primo cittadino deve rispondere di abuso nella vicenda relativa al concorso per l’assunzione di Guido Dezio come dirigente comunale a tempo indeterminato. Nell’udienza di questa mattina sono state ammesse le prove e, inoltre, il pm, Paolo Pompa, ha chiesto l’autorizzazione per citare quattro testimoni: Nazario Pagano, presidente del consiglio regionale, in quanto e’ stato uno degli autori dell’esposto da cui ha preso le mosse l’indagine; un funzionario della Regione; un agente della polizia giudiziaria e Giuseppe D’Urbano, funzionario regionale. D’Urbano e’ imputato nell’ambito dell’inchiesta e la sua posizione deve essere ancora vagliata dal gup. Sempre questa mattina il tribunale collegiale, composto dai giudici Carmelo De Santis (presidente), Marco Bortone e Cristina Salvia, ha anche fissato il calendario delle udienze. La prima e’ prevista per il 16 aprile e si procedera’ all’esame dei testimoni. Le succesive si terranno il 14 maggio per l’inizio della discussione e l’ 11 giugno. (Nella foto: D’Alfonso intervistato dal direttore di InAbruzzo.com nell’ottobre 2008).


26 Marzo 2010

Categoria : Cronaca
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