La politica dà il peggio di sè


I pochissimi che hanno ancora lo stomaco di seguire sui giornali le vicende politiche mollano uno dopo l’altro, ogni giorno, ormai sconfitti dal disgusto e dalla noia. Parliamo delle cronache regionali sul referendum, con toni fino al parossismo e carabinieri nel palazzo, ma anche delle vicende da latte alle ginocchia del festival degli incontri a L’Aquila o dei ritardi paurosi nella ricostruzione nel Teramano.
Tutte storie slegate tra loro, ma unite comunque dal maleodorante filo cachetico del peggiore modo di fare politica. Di questo passo alle prossime elezioni non sappiamo davvero immagine chi e quanti andranno alle urbe.
Certo la storia non aiuta e dimostra che sempre nei palazzi è accaduto quanto di peggio la gente possa meritare. Ma è ugualmente desolante percepire che il tempo passa e non migliora nulla. Tanto meno la condizione del cittadino, sempre più smarrito e incredulo.

PENSIERINO - Se hai potuto vedere cieli stellati, galassie, nebulose, comete, magari con l’aiuto di un telescopio, hai messo in archivio nella mente le cose più belle. Un patrimonio, se la memoria ti assiste.



26 Settembre 2019

Gianfranco Colacito  -  Direttore InAbruzzo.com - giancolacito@yahoo.it

Categoria : Editoriale
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