On. Corneli: L’Aquila non è di Biondi…
L’Aquila – Ho appreso che il sindaco dell’Aquila sta mettendo in pericolo una importante manifestazione culturale, perché pare abbia detto di non volere nella sua città – come se la città fosse di sua proprietà, e non di tutti gli aquilani – due personaggi a lui sgraditi. Pare inoltre che abbia definito “tizia” la direttrice del Festival degli Incontri. In qualità di rappresentante del territorio, tengo innanzitutto a scusarmi io con la dottoressa Barbagallo per questo spiacevolissimo episodio, e tengo a ricordare che – per nostra fortuna – non viviamo nell’Ungheria di Orban, come vorrebbero gli amici di “Fratelli d’Italia”. Nel nostro Paese, che a loro evidentemente non piace, le dittature e le liste di proscrizione sono solo un lontano ricordo. Oggi siamo una democrazia consolidata, in cui il pluralismo e la libertà di espressione sono sacre. Inoltre L’Aquila è sempre stata una città aperta e ricca di scambi interculturali, e non può certo diventare ostaggio di prese di posizione oscurantiste, fuori dalla storia e dalla realtà. Davvero L’Aquila non merita questo “genere di cose”. Auspico che tutto si risolva per il meglio e quanto prima.
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