Ingiusta detenzione, Petrilli a Conte
L’Aquila – Fa sapere Giulio Petrilli: “Vista la nascita del nuovo governo, che mi auspicavo avvenisse, ora spero che sulla riforma della giustizia, accolga la richiesta di rivedere i criteri e le norme che regolano il risarcimento per ingiusta detenzione.
Ho scritto il 30 agosto scorso una lettera al presidente del consiglio prof Giuseppe Conte, confidando in una sua risposta.
Spero serva anche a sensibilizzare i parlamentari per fare una legge che garantisca a tutti il diritto al risarcimento.
Volevo organizzare come gia avvenne un anno fa, una iniziativa davanti Montecitorio, ma poi ho preferito per il momento scrivere e informare, allegando tutti gli interventi e le lettere con risposta della commissione europea perche’ credo che in questo momento sia incisivo far conoscere il problema.
Si tratta di un tema importante e garantista,
il diritto al risarcimento per tutti e tutte coloro hanno subito una detenzione ingiusta.
L’inviolabilita’ ingiusta della liberta’ personale va sempre risarcita e questo deve essere un diritto che va garantito.
Attualmente in Italia l’ottanta per cento delle domande per il risarcimento per ingiusta detenzione vengono rigettate per un comma anticostituzionale il 1 comma dell’art 314 del c.p.p. sul “dolo e colpa grave” ostativo al risarcimento.
Praticamente un giudizio morale sulle frequentazioni e se si e’ avvalsi della facolta’ di non rispondere al primo interrogatorio.
Anche la commissione europea, rispondendo alla mia petizione, ha riconosciuto la giustezza della battaglia asserendo che e’ arrivato il momento di fare una legge equa europea su questo tema che garantisca a tutti gli stessi diritti e venga osservata da tutti gli stati.
Questa battaglia non nasce solo per risolvere un caso personale ma e’ una battaglia di liberta’ e per il rispetto dei diritti civili e si affianca a tutte le giuste battaglie per garantire i principi costituzionali.
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